di Giordano Sugaroni
A cinque mesi dalle elezioni comunali, Dario Cica si sofferma su alcune interessanti dinamiche politiche che caratterizzano il locale Circolo Partito Democratico. “Sono rammaricato”, sottolinea, “che nelle giornate di Sabato 5 e Domenica 6 Dicembre il Circolo aquesiano del Pd non abbia aderito all’iniziativa organizzata in molti paesi e Città della penisola dal Governo di Matteo Renzi. Si è persa una enorme opportunità di far comprendere ai cittadini il lavoro che viene svolto a livello nazionale dal Governo a guida Pd: a partire da importanti riforme sempre rinviate da anni (jobs-act in primis) che mirano a dare precise risposte alla crisi economica più grande da sei anni a questa parte. E, soprattutto, a frenare la crescita di una disoccupazione che ha portato alla chiusura di tante aziende produttive (si è iniziato nuovamente ad assumere personale), per passare all’abolizione dell’odiosa tassa sulla prima casa. Mi viene spontanea quindi la domanda, sul perché gli esponenti Pd locali hanno preferito restare in silenzio su questi argomenti. Forse ,invece di scendere in Piazza tra la gente, preferiscono trascorrere il tempo “cullandosi sugli allori” dei positivi risultati ottenuti nella consultazione Europea 2014, in cui il Pd locale ha conquistato il 57% dei consensi contro un trand nazionale pari al 41%. Errore gravissimo, se fosse così. Visto che la prossima consultazione primaverile avrà tutto un altro sapore. Con gli aquesiani che avranno opportunità di scegliere programmi e persone più che il colore politico. E se non arriverà il rinnovamento e la dinamicità auspicata da Matteo Renzi si dovranno affrontare alcune cocenti delusioni. La certezza, per il momento, è che i futuri amministratori dovranno risolvere urgentemente alcuni problemi. In questa vigilia di festività natalizie, ci troviamo ad affrontare problematiche relative a nodi stradali (Cassia in primis) da vero e proprio “terzo mondo”. Scuola e Sanità da rilanciare veramente. Con una struttura ospedaliera che si trasformi in vero e proprio punto di riferimento per le zone limitrofe. E se il Pd non cambierà passo, allineandosi in tutto e per tutto alle dinamiche governative, il rilancio territoriale verrà ancora rinviato”.