Ho sollecitato personalmente, e lo ringrazio per la tempestività della risposta, l’assessore Gnagnarini a fornire ai cittadini i dati relativi alle spese di Giunta in forma dettagliata, perché ritengo utile avere tutte le informazioni possibili per formularci un giudizio attendibile. Durante il Consiglio i numeri sfuggono, le parole si sovrappongono, i toni televisivi falsano i contenuti. Ora sappiamo, finalmente, quali sono e sono stati gli emolumenti della Giunta. Bisogna considerare che per oltre due anni la Giunta Còncina e l’allora presidente del Consiglio Marco Frizza rinunciarono agli emolumenti, tanto da meritarsi l’arrivo del Gabibbo. Passato il Gabibbo, forse perché tanto ormai eravamo al fallimento e soldo più soldo meno non cambiava nulla, o forse perché erano cambiati gli assessori, l’Amministrazione reintrodusse l’emolumento, secondo legge. Questo è. Teniamo anche presente che, se è vero che un dipendente pubblico non costa nulla al Comune, costa all’Amministrazione pubblica per cui lavora.
I veri eroi sono i professionisti, gli artigiani, i commercianti, quelli che davvero rimettono di tasca loro ogni volta che salgono le scale comunali, qualsiasi lavoro autonomo svolgano. A loro grazie, a anche agli altri, ipocriti esclusi.(d.f.)
LE SPESE DEGLI AMMINISTRATORI (dati forniti dall’Assessorato al Bilancio)
Le spese che il Comune sostiene ogni anno per gli Amministratori si compongono di:
- Indennità di carica ;
- Rimborso spese forzose ;
- Rimborso delle assenze dal lavoro direttamente liquidate ai rispettivi datori.
La tabella che segue riepiloga le indennità di carica mensili percepite dagli attuali amministratori del Comune di Orvieto con un risparmio di 7000 Eu annui raffrontate con quelle percepite dagli amministratori precedenti.
A) INDENNITA’ DI CARICA DEGLI AMMINISTRATORI |
|||
ATTUALE | PRECEDENTE | ||
Angelo PETTINACCI (Presidente Consiglio Comunale) | (*) | Marco FRIZZA (Presidente Consiglio Comunale) | 584 |
Giuseppe GERMANI (Sindaco) | 1297 | Toni CONCINA (Sindaco) | (*) |
Cristina CROCE (Vice Sindaco) | 713 | Roberta TARDANI (Vice Sindaco) | 1427 |
Andrea VINCENTI (Assessore) | 1167 | Marco MARINO (Assessore) | 1167 |
Vincenzina Anna Maria MARTINO (Assessore) | 584 | Gianluca LUCIANI (Assessore) | 1167 |
Massimo GNAGNARINI (Assessore) | 584 | Piergiorgio PIZZO (Assessore) | 584 |
Floriano CUSTOLINO (Assessore) | 584 | Claudio MargottinI (Assessore) | 584 |
Totale mensile | 4928 | Totale mensile | 5511 |
Totale annuale | 59136 | Totale annuale | 66132 |
*) Hanno rinunciato volontariamente a percepire l’indennità.
La Tabella che segue riepiloga la previsione delle spese forzose da rimborsare agli amministratori e relative principalmente agli spostamenti con mezzi propri e con altri titoli di viaggio per attività specificatamente e strettamente istituzionali.
B) SPESE FORZOSE |
|||
ATTUALE | PRECEDENTE | ||
Totale annuale | 12000 | Totale annuale | 6000 |
La Tabella che segue riepiloga la previsione della spesa per rimborsi per le assenze degli amministratori lavoratori dipendenti dai rispettivi luoghi di lavoro e liquidate direttamente alle Aziende datrici.
C) SPESE PER RIMBORSI AI DATORI DI LAVORO |
|||
ATTUALE | PRECEDENTE | ||
Totale annuale | 85000 | Totale annuale | 32000 |
Considerazioni :
La maggiore spesa è conseguente al differente status di lavoratori dei componenti l’Amministrazione che attualmente conta 4 membri lavoratori dipendenti da aziende private , mentre precedentemente ne contava soltanto uno.
Il numero massimo di assenze dal lavoro da rimborsare per gli amministratori dei Comuni di classe pari a quella di Orvieto sono in correlazione alle sedute di Giunta e a un massimo di 24 ore mensili per il disbrigo delle attività connesse .
In aggiunta la legge consente ulteriori 24 ore mensili di permesso dal lavoro non rimborsabili e a completo carico economico del lavoratore.
Ne consegue che per avere ulteriori risparmi , se non si vogliono selezionare a priori gli amministratori esclusivamente tra i pensionati, disoccupati e lavoratori autonomi, si potrebbe ricorrere alla prevista, per legge, aspettativa dal lavoro senza alcuna retribuzione. E’ ovvio che tale soluzione, vista l’entità delle indennità di carica, è del tutto impraticabile e insostenibile per una famiglia normale che dipenda unicamente dal reddito da lavoro.
E’ utile , infine, ricordare che il numero di sedute che una Giunta stabilisce di tenere , nonché gli orari nei quali si prolunga, è strettamente connesso al metodo di lavoro che l’Organo si è dato liberamente nelle sue normali prerogative ed esigenze. In particolare si sottolinea che l’indennità di carica non dipende dal numero delle sedute effettuate, ovvero non corrisponde a un cosiddetto gettone di presenza, ma è fissa, la stessa misura sia che si svolgano otto sedute in un mese oppure una o nessuna.
La Giunta , inoltre , non è il luogo dove ci si limita ad alzare la mano per votare più o meno sbrigativamente , bensì è il luogo dove si svolgono i processi formativi delle volontà decisionali in un perpetuo confronto politico e tecnico con la burocrazia comunale e le istanze dei cittadini.
Il lavoro di una amministrazione, infatti, non si giudica con il cronometro ma dai fatti che essa produce.