Riceviamo da Coordinamento associazioni orvietano, Tuscia e lago di Bolsena e pubblichiamo.
L’opposizione alla realizzazione degli impianti geotermici pilota di Castel Giorgio e Torre Alfina, nell’altopiano dell’Alfina, trova piena adesione da parte di tutte le forze politiche del consiglio Regionale dell’Umbria
L’opposizione alla realizzazione di impianti geotermici pilota di Castel Giorgio e Torre Alfina nell’altopiano dell’Alfina, in adesione al documento approvato dai sindaci del territorio il 9 ottobre scorso al Palazzo dei Congressi di Orvieto, ha trovato nei giorni scorsi piena adesione da parte di tutte le forze politiche che siedono nell’assemblea legislativa regionale dell’Umbria. E così, aderendo al documento sopracitato dei 26 sindaci umbri e laziali, il PD, M5S, Forza Italia, Lega Nord, Umbria più Uguale, Fratelli d’Italia /AN, Ricci presidente e Socialisti e Riformisti a firma (vedi foto) dei rispettivi capigruppo consiglieri FIORINI, NEVI, RICCI, BIANCARELLI, LIBERATI, SQUARTA, LEONELLI E ROMETTI hanno presentato in data 3 novembre una mozione -prot. nr. 2015/6422- inviata alla Presidente del Consiglio Regionale dell’Umbria perché venga iscritta all’ordine del giorno del Consiglio.
La richiesta di tutti i gruppi politici è di impegnare la Giunta Regionale a esprimere parere negativo in merito al progetto dell’impianto geotermico pilota di Castel Giorgio e conseguentemente a non sottoscrivere l’intesa con la Regione Lazio ed il Ministero dello Sviluppo Economico e ad attivare un approfondito confronto con la Regione Lazio affinché essa esprima un analogo parere negativo relativo all’impianto nel comune di Acquapendente.
Come coordinamento delle associazioni dell’Orvietano, Tuscia e lago di Bolsena non possiamo che plaudire a tale iniziativa politica che si muove nella direzione della giornata di mobilitazione della Rete NOGESI -a cui aderiamo- che il 5 novembre scorso a Roma alla Camera dei Deputati ha mostrato l’impraticabilità dell’attuale piano geotermico del Governo e la necessità che lo stesso Governo riformuli la normativa di settore, come chiede all’unanimità la Risoluzione parlamentare del 15 aprile scorso delle Commissioni Ambiente e Attività Produttive della Camera dei Deputati.
Desideriamo in particolare esprimere il nostro plauso per il PD, maggiore partito della Regione, e per l’adesione dell’ex assessore all’ambiente Rometti (che ha seguito tale vicenda sin dall’inizio), nonché ovviamente per il gruppo della Lega Nord che ha assunto l’iniziativa.
Ci auguriamo che la mozione venga al più presto approvata in consiglio Regionale per dare così concretezza ad una azione di salvaguardia del nostro territorio da speculazioni rischiose ed inutili.