Il dott.Ermete Gallo, direttore del presidio ospedaliero di Orvieto, in riferimento a problemi di funzionalità dell’ospedale segnalate dai consiglieri comunali Luciani e Olimpieri, ha ritenuto opportuno precisare, in un comunicato ufficiale, quanto segue:
- è ormai in fase avanzata il Piano di riorganizzazione dell’Ospedale che, sinora ha consentito di spostare il reparto di Chirurgia Generale e d’Urgenza al piano 2° e di riallocare il Day Hospital oncologico al piano 1°.
- Questi due interventi, che saranno a breve seguiti dalla riorganizzazione dell’area medica, consentiranno di dotare il nostro Ospedale di posti letto dedicati alla postacuzie e alla lungodegenza, dando così una risposta ad un tipo di bisogno assistenziale che attualmente non riuscivamo a soddisfare in maniera completa.
Tale piano di riorganizzazione è solo l’ultimo, in ordine cronologico, degli interventi strutturali e tecnologici che hanno interessato l’Ospedale nel corso degli ultimi 3 anni, tra cui ricordiamo, ad esempio:
- I lavori di adeguamento dei sistemi antincendio
- La realizzazione della sala operatoria per l’ostetricia e della nuova sala gessi
- Il potenziamento, anche grazie al rilevante contributo della Fondazione Cassa di
Risparmio di Orvieto, del blocco operatorio centrale
- La realizzazione di una nuova sala operatoria per piccoli interventi (SOPI)
- La digitalizzazione della Diagnostica per immagini
- L’attivazione di un nuovo sistema informatico per la gestione degli accessi in
Pronto Soccorso, dei ricoveri e del registro di sala operatoria.
Importanti investimenti sono stati effettuati anche in termini di personale. Nello specifico, per quanto riguarda le attività di endoscopia digestiva appare opportuno precisare che è stato recentemente assunto un ulteriore medico e che, a livello regionale, solo le Aziende ospedaliere di Perugia e Terni garantiscono, con un servizio in pronta disponibilità, le attività sulle 24 ore.
Per quanto attiene infine alla preparazione dei farmaci oncologici, va sottolineato come le norme in materia di sicurezza prevedano che le attività rischiose, quale quella di preparazione di farmaci antiblastici, debbano essere effettuate in strutture centralizzate (denominate Unità Farmaci Antiblastici) al fine di migliorare la sicurezza del personale e di consentire economie di scala (con riduzione di sprechi per farmaci altamente costosi).
Tale piano di riorganizzazione e le prospettive per l’Ospedale di Orvieto saranno oggetto dell’incontro con gli operatori che l’Assessore Regionale e la Direzione Generale ha in programma il 27 novembre p.v.
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