Riceviamo da PDCI, Scelta civica, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Identità e terrritorio e pubblichiamo.
“In merito alle ultime dichiarazioni di apprezzamento di Amici della Terra sulla soluzione dei rifiuti, tracciata dal DDL Renzi, che indica nella realizzazione degli inceneritori sul territorio nazionale, quindi anche in Umbria, la principale soluzione del problema, riteniamo che tale opzione non possa essere in alcun modo varata senza una preventiva ed ampia discussione con la cittadinanza e con le forze sociali del nostro territorio, valutando così, in modo approfondito, i rischi ambientali connessi. Il semplice inasprimento delle pene, previsto dal DDL, non garantisce in alcun modo la salvaguardia della salute pubblica e il rispetto delle regole. A tal proposito è emblematico l’esempio dell’inceneritore di Terni dove si sono bruciati rifiuti tossici e radioattivi, producendo tra l’altro diossina per anni, senza che alcun responsabile sia stato oggetto di indagine e conseguente giudizio. Prima di realizzare inceneritori di qualsivoglia tecnologia occorre predisporre delle leggi che non si limitino al solo inasprimento delle pene ma che dettino regole certe per l’individuazione delle soluzioni tecnologicamente affidabili, e soprattutto consentano di individuare i soggetti realizzatori che non potranno che essere pubblici, data la straordinaria interazione di elementi potenzialmente conflittuali, quali la salute dei cittadini e gli enormi interessi economici. Le forze politiche che partecipano al Tavolo dell’Ambiente, costituitosi alcuni mesi fa ad Orvieto, non intendono inserirsi all’interno delle recenti beghe individuali che hanno riempito le pagine giornalistiche degli ultimi giorni. Abbiamo definito un metodo di lavoro, calendarizzando le nostre iniziative/proposte nella nostra ultima riunione, a questo ci atterremo per poi parteciparlo alla cittadinanza. “