Quello che segue è il testo dell’interrogazione presentato alla camera dei deputati dai pentastellati CIPRINI, GALLINELLA, D’UVA, LUIGI GALLO, CHIMIENTI e COMINARDI, che sostengono come, nonostante le giustificazioni, “rimane forte la preoccupazione per le modalità di esecuzione del restauro e della posa dei ponteggi e delle impalcature”. Il problema è stato suscitato particolarmente dal presidente di Italia Nostra di Orvieto, Lucio Riccetti, architetto, convinto che “ Il danno e la mancanza di attenzione nei confronti di un monumento qual è il Duomo di Orvieto è evidente”.
Segie il testo dell’interrogazioe, che sintetizza perfettamente lo stato dell’arte di tutta la vicenda.
Interrogazione a risposta in commissione 5-06220
presentato da
CIPRINI Tiziana
testo di
Giovedì 30 luglio 2015, seduta n. 472
CIPRINI, GALLINELLA, D’UVA, LUIGI GALLO, CHIMIENTI e COMINARDI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
il Duomo di Orvieto è interessato da lavori di manutenzione dei mosaici situati nel timpano centrale della cattedrale stessa. I lavori, finanziati dal Ministero dei beni e delle attività culturali e attuati dalla Soprintendenza delle belle arti e del paesaggio dell’Umbria sotto la direzione dell’architetto Maurizio Damiani, ammontano a circa 250 mila euro;
per l’effettuazione di tali interventi di messa in sicurezza dei mosaici della facciata si è reso necessario l’allestimento propedeutico di ponteggi e impalcature per raggiungere l’altezza ove sono posti i mosaici;
come riportato dalla stampa (Il Messaggero del 16 luglio 2015), con segnalazione del 15 luglio 2015 prot. 32/2015 diretta al Soprintendente architetto Stefano Gizzi della soprintendenza delle belle arti e del paesaggio dell’Umbria, la sezione di Orvieto di Italia Nostra, a firma del presidente Lucio Riccetti, ha denunciato criticità sulle modalità di ancoraggio dei ponteggi: «I ponteggi recentemente addossati alla facciata del Duomo di Orvieto — scrive Riccetti alla Soprintendenza corredando la missiva con alcune foto scattate nei giorni scorsi in corrispondenza dei lavori – sono stati ancorati alla stessa facciata del Duomo tramite perforazione dei marini, compresi gli stipiti del portale centrale e delle aree ricoperte dai mosaici, e inserimento di occhielli a vite. Il danno e la mancanza di attenzione nei confronti di un monumento qual è il Duomo di Orvieto è evidente. Per altro — incalza Riccetti – l’inserimento degli occhielli interessa aree già restaurate. Fatta salva la sicurezza sul lavoro, si chiede a questo ufficio la verifica della congruità di tale procedura e di un’operazione che sembrerebbe a prima vista ossimorica: per montare i ponteggi si danneggia ciò che le stesse impalcature dovrebbero permettere di restaurare e salvaguardare»
l’architetto Maurizio Damiani, direttore dei lavori attuati dalla stessa Soprintendenza, all’indomani delle verifiche sollecitate da Italia Nostra, si è affrettato a spiegare che «L’ancoraggio dei ponteggi alla facciata del Duomo avviene utilizzando vecchi fori presenti e, nel caso di nuove perforazioni, in maniera del tutto non invasiva, secondo progetto conforme alla normativa» (da Corriere dell’Umbria del 17 luglio 2015);
nel restauro della cattedrale non sarebbe coinvolta l’Opera del Duomo di Orvieto, ente dotato di autonomia giuridica con il compito di provvedere alla manutenzione e conservazione del Duomo e all’amministrazione dei suoi beni;
purtuttavia, nonostante la giustificazione proveniente dal direttore dei lavori, rimane forte la preoccupazione per le modalità di esecuzione del restauro e della posa dei ponteggi e delle impalcature: il Duomo di Orvieto è monumento di rilevanza fondamentale non solo per il patrimonio artistico della città di Orvieto ma anche per l’intero Paese per la bellezza dei suoi mosaici e per la sua unicità: è necessario che il Governo intervenga per verificare l’adeguatezza delle modalità dell’allestimento delle suddette impalcature e per scongiurare eventuali danni alla cattedrale che avrebbero effetti irreversibili sul monumento –:
se il Ministro sia conoscenza della situazione descritta;
se, in considerazione dei principi costituzionali di tutela del paesaggio, del territorio, dell’ambiente, dei beni architettonici e monumentali, il Ministro interrogato non intenda attivarsi, nell’ambito delle proprie competenze, al fine di accertare se la direzione dei lavori della sovrintendenza dell’Umbria, nel procedere alla realizzazione del restauro e al posizionamento dei ponteggi, abbia pienamente rispettato le regole dell’arte, di diligenza, di perizia e di massima cautela poste a tutela dell’integrità e della tutela dei monumenti e del Duomo di Orvieto, adottando le opportune iniziative e fornendo rassicurazioni in ordine alle paventate preoccupazioni sull’impatto delle impalcature sulla facciata del Duomo;
per quali motivi per il posizionamento delle impalcature non sia stato utilizzato un ponteggio autoportante o un ponteggio ancorato negli appositi alloggi enti esistenti sul sagrato del Duomo;
se esista una mappatura dei vecchi fori esistenti sulla facciata del Duomo ove sarebbero state poste le nuove impalcature;
se nella fase di ideazione e realizzazione del restauro sia stato coinvolto e/o consultato l’ente Opera del Duomo di Orvieto. (5-06220)