di ufficio stampa Azzurra Ceprini Orvieto
Antonio Amatulli ed Azzurra Ceprini Costruzioni Orvieto proseguiranno il loro rapporto di collaborazione anche per la stagione 2015-16. Amatulli, che collabora con la Società dalla stagione 2013-14 ricoprendo sempre incarichi di spessore (Dirigente Addetto agli Arbitri, Commentatore tecnico nelle telecronache in diretta streaming nel Sito della Lega Basket Femminile e, al tempo stesso, ha scritto articoli di natura tecnico-tattica e statistici nel Sito della Società), sarà il Primo Assistente Allenatore della Prima Squadra e Responsabile del Settore Giovanile: data la sua notevole esperienza e la sua incondizionata disponibilità il suo contributo sarà ancora assolutamente rilevante per Società orvietana, per i vari team e per l’ambiente. Amatulli è stato, ed è tutt’ora, un uomo che ha fatto della pallacanestro, e dello sport in generale, un punto cardine della sua vita. Il suo curriculum parla chiaro, le sue qualità umane e sportive sono indiscutibili.. ed è proprio per questa “verità inconfutabile” che la Ceprini ha, da alcuni anni, instaurato un rapporto di collaborazione solido e costruttivo con Antonio.
CI PARLI, A RUOTA LIBERA, DELLA TUA CARRIERA? “Dal 1968 fino al 1976 ho giocato a pallacanestro presso la Società Ginnastica Angiulli di Bari. Nel 1971 ho conseguito la maturità scientifica e successivamente, risultando vincitore al concorso nazionale di ammissione per 25 posti, sono stato ammesso a frequentare la Scuola Centrale dello Sport del C.O.N.I. con specializzazione in pallacanestro. Nel luglio 1975 ho conseguito il diploma di Maestro di Sport in Pallacanestro, discutendo la tesi “La difesa nella pallacanestro, agli inizi”, avendo come relatore il prof. Giancarlo Primo, allenatore della Nazionale Italiana di basket e docente di pallacanestro alla Scuola dello Sport durante il corso triennale. Dopo aver allenato per qualche anno nel settore giovanile presso la Società di origine, ho iniziato la mia attività di head coach nel settembre 1978, allenando la S.G. Angiulli Bari (serie D maschile) per due anni e sfiorando la promozione in serie C. Mi piace ricordare che nel corso di questi due anni ho lanciato e valorizzato Beppe Natali, poi campione d’Italia con la Scavolini Pesaro nella stagione 1987-88. Ho allenato a Barletta in C2, quindi un anno in serie B femminile con la Chaffoteaux et Maury Bari, poi tre anni a Matera (C2 maschile) dove con l’Amaro Lucano ho conquistato nel 1983 la promozione in C1. Sono poi tornato per un anno all’Angiulli, quindi tre anni a Santeramo (C2 maschile), infine un anno a Ruvo (serie D maschile). Ho dovuto, a malincuore, smettere di allenare perché, nel frattempo, il C.O.N.I. ha disposto il mio trasferimento a Roma. Nel 1992 ho vinto il concorso per dirigenti e, successivamente, ho assunto l’incarico di Segretario Generale della Federazione Cronometristi, incarico ricoperto fino al 1997. Dal 1998 al 2000 sono stato Segretario Generale della Federazione Italiana Tennistavolo, nel periodo 2001-2003 sono stato a capo del Servizio di Gestione Informativi Automatizzati del C.O.N.I. e dal luglio 2003 al giugno 2009 ho rivestito l’incarico di Segretario Generale della Federazione Italiana Badminton. Con questo incarico ho terminato l’attività lavorativa in seguito ad un accordo di prepensionamento con il C.ON.I. e ho potuto riabbracciare la mia passione: la pallacanestro”.
ALLENATORE BENEMERITO: RICONOSCIMENTO IMPORTANTE. CHE COSA RAPPRESENTA PER TE E QUALI LE SODDISFAZIONI? “È un riconoscimento importante e gratificante, maturato non soltanto per i meriti acquisti nel mondo della pallacanestro, ma anche per l’impegno “tout court” nel mondo sportivo in qualità di Dirigente C.O.N.I. Quindi grande soddisfazione”.
QUANTO È IMPORTANTE IL SETTORE GIOVANILE, NELL’ECONOMIA DELLA PRIMA SQUADRA? CHE COSA SI IMPARA DAI PIÙ GIOVANI E COSA TRASMETTI TU A LORO? “Il settore giovanile è fondamentale per la sussistenza stessa della Società: abbiamo assistito a più riprese allo scomparire di Club e Società che pure giocavano ad alto livello proprio per la mancanza di un settore giovanile. Direi che è imprescindibile, soprattutto in questo periodo economicamente difficile in tutti i settori. Poi deve fungere da serbatoio per la prima squadra e l’avere in squadra “elementi locali” crea un’ identità e la gente che viene a seguire le partite di campionato, i tifosi, si identificano maggiormente nella squadra e si sentono più vicini e partecipi. Inoltre si crea un indotto positivo perché i genitori delle atlete del settore giovanile, che deve crescere numericamente a partire dal minibasket, diventeranno poi i primi tifosi della squadra. Dai giovani si assorbe l’entusiasmo e la vitalità, mentre quello che penso di poter trasmettere ai giovani attraverso la mia esperienza è il non aver fretta di arrivare in alto, ma di avere sempre pazienza, costanza ed abnegazione”.
ORVIETO E IL BASKET FEMMINILE: COME VEDI QUESTO CONNUBIO? “Il rapporto è ormai consolidato, sono infantili trent’anni che la Società lavora sul territorio. L’unico neo è il fatto che la squadra, non disponendo Orvieto di un palazzetto omologato per il massimo campionato, sia “costretta” ad emigrare le sue partite interne nell’ accogliente palazzetto dello sport di Porano”.
COME INVOGLIERESTI I TIFOSI A SEGUIRE NUMEROSI E CALOROSI LA SQUADRA PER LA STAGIONE 2015-16? “Si deve cercare di creare entusiasmo nella piazza e questo è più facile farlo se si inizia bene il campionato, la squadra gioca un buon basket, e le giocatrici dimostrano attaccamento alla squadra con il loro impegno e la loro determinazione. Una squadra grintosa e tosta attira il pubblico. ”
PROSEGUIRÀ LA TUA COLLABORAZIONE ANCHE PER LA NUOVA STAGIONE: SENSAZIONI E UN PENSIERO DI ANTONIO AMATULLI IN MERITO A CIÒ ? “Sono felicissimo di poter continuare a collaborare e dare il mio contributo in questo ambiente sano e sereno e per questa piacevole e avvincente “causa”, che mi ha consentito di conoscere e frequentare un gruppo davvero speciale”. e.f.