di Noemi Grilli – Compagnia Teatrale Poranese “La Batreccola”
Fumo, spari, soldati che combattono. Poi, una croce. Una collina piena di croci. È con queste forti e simboliche immagini che si è aperto il recital “Il Piave mormorava”, tenutosi sabato 30 maggio al teatro “Santa Cristina” di Porano, con protagonisti i ragazzi della Compagnia Teatrale Poranese “La Batreccola”, per la regia di Felicita Farina. Attraverso poesie, letture e documenti storici, gli attori hanno rievocato la tragica esperienza della Grande Guerra a 100 anni da quel 24 maggio che segnò le sorti di milioni di uomini. Dal clima gioioso della Belle Epoque al disastroso affondamento del Titanic, dall’esperienza in trincea dei poeti-soldati alle toccanti lettere da e per il fronte, dalla guerra (anch’essa combattuta in prima linea) delle donne alla consapevolezza che presto sarebbe scoppiato un nuovo conflitto: la Grande Guerra ha stravolto il mondo con morte, terrore, preoccupazioni. Ha lasciato un segno indelebile nella memoria, un’emozione talmente tanto forte da commuovere gli stessi attori, che impersonavano uomini e donne con i loro stessi sogni e speranze, in un mondo dilaniato dalla guerra. L’accompagnamento al pianoforte del maestro Stefano Benini e le coreografie delle ballerine Eleonora e Federica preparate da Loredana Materazzo sono stati dei preziosi valori aggiunti: mentre can can, valzer e charleston esprimevano la gioia del nuovo secolo, i canti di guerra trasmettevano coraggio, lealtà e sacrificio per la patria, nonché l’unica, preziosa compagnia in mancanza di madri, mogli, fidanzate e figli, lontani chilometri e chilometri. Filo spinato, sacchi di sabbia. Una trincea. Una candela, e poi una scritta: “mai più”.