Il Consiglio Comunale ha trattato la questione del funzionamento delle scale mobili sulla scorta della interrogazione della Cons. Lucia Vergaglia (Capogruppo M5S) la quale ha chiesto “notizie in merito al piano di manutenzione migliorativa e di efficentamento energetico degli impianti, in particolare, anche in ordine all’agenda europea Horizon 2020 destinata all’efficentamento energetico ed alla messa in rete con le logiche ed i principi delle Smart City per la quale sono disponibili in via diretta presso la stessa Commissione Europea ed in via indiretta (attraverso regione e ministero) fondi e linee guida. Nonché quali iniziative l’Amministrazione intenda porre in campo; ovvero, se intenda dotare la mobilità verticale (ascensori e scale mobili) e la mobilità orizzontale (tapis roulant) di controlli remoti di rete, sensori e sistemi di standby per la messa a riposo automatica quando non utilizzati, il cosiddetto ‘stop&go’ quando il flusso di passeggeri è discontinuo come in stazione, oppure il funzionamento a marcia lenta in assenza di passeggeri, mantenendo ridotti i consumi, gli stress meccanici ed il cosiddetto ‘spunto’ di avvio, cioè l’improvvisa richiesta di corrente per l’avvio da fermo. Infine, se tali eventuali migliorie possano incidere sul numero totale di giornate di apertura dei servizi di mobilità a parità di costi per la comunità”.
Argomentando la sua richiesta, l’interrogante ha evidenziato che “il sistema di mobilità verticale tra i parcheggi della città ha dato origine a numerose lamentele da parte della cittadinanza e dei turisti e il problema si rileva nelle sue forme più acute con le scale mobili della Stazione in corrispondenza dei periodi festivi. Già in precedenti ‘question time’ ed interrogazioni di merito, i problemi del fermo delle scale mobili erano stati attribuiti a cattiva manutenzione ordinaria ovvero a necessari lavori straordinari di adeguamento e manutenzione di ripristino. Da questi lavori non si possono riscontrare migliorie, peraltro, quando sono in funzione, le scale mobili operano sempre alla medesima velocità, indipendentemente che siano a pieno carico o vuote. Infine, in merito a considerazioni di risparmio energetico e riduzione dell’usura meccanica, le iniziative della precedente Amministrazione Comunale sono essenzialmente orientate a scaglionare gli orari, più precisamente: sulla base della proposta formulata dal Dirigente del Settore Vigilanza improntata ad una diversa disciplina di gestione dei sistemi di mobilità alternativa al servizio del parcheggio stesso, i percorsi meccanizzati (scale mobili e tapis roulant) sono funzionanti complessivamente per 146 giorni all’anno e per altri 12 giorni non calendarizzati in occasione di eventi particolari, dalle ore 9:00 alle 20:00 a far data dallo scorso 27 marzo 2014”.
L’Assessore alla Mobilità, Andrea Vincenti ha risposto: “concordo sul fatto che è gravissimo per Orvieto non avere un sistema di Mobilità che funzioni come dovrebbe, per questo stiamo lavorando alla graduale riqualificazione di tutti gli impianti. Ribadisco una volta di più – anche per sgombrare il campo da equivoci e notizie fuorvianti apparse anche di recente sulla stampa locale – che la scala mobile che collega Piazza della Pace al sottopasso FS non può essere riparata e dovrà essere sostituita, poiché ha un problema non risolvibile dovuto al fatto che c’è stato un lieve smottamento per cui la scala non sale più in verticale. In pratica va rifatta e va bandita una nuova gara. Per quanto riguarda il calendario di attivazione delle scale mobili, fa anch’esso riferimento al piano di riequilibrio che questo Ente deve rispettare, ovvero, come già avvenuto in passato, le scale sono attivate solo in particolari periodi dell’anno, in quelli cioè dove è maggiore l’utilizzo da parte degli utenti, in special modo i turisti. La dotazione dei sensori per attivare le scale in base all’utilizzo effettivo è già stata progettata e sono stati richiesti preventivi che sono risultati però molti discordanti fra loro, tanto da rendere necessario un ulteriore approfondimento tecnico. Sul parco macchine in generale stiamo predisponendo un capitolato che affideremo ad un soggetto che ne curerà la manutenzione. Quanto al programma Horizon 2020, esso prevede dei cofinanziamenti e richiede almeno un anno e mezzo per l’attivazione, sempre che i progetti presentati siano ammessi a finanziamento. In ogni caso, data la natura dei fondi a gestione diretta, non è realistico pensare di giovarci di queste risorse per risolvere emergenze contingenti”.
La Cons. Lucia Vergaglia si è detta: “insufficientemente soddisfatta dell’azione dell’Amministrazione perché ancora una volta prospetta una soluzione ancora generica, quindi mi chiedo se esiste un piano della manutenzione. Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una risposta generica su un tema che era peraltro al centro del programma elettorale”.
(Fonte ufficio stampa Comune di Orvieto)