Il Comune di Orvieto, di concerto con la Regione Umbria, ha promosso l’attivazione di un Contratto di Fiume per il Paglia. Al fine di raggiungere un coinvolgimento ampio e diffuso della comunità locale in questa iniziativa e nella costituzione di un “Comitato di Fiume”, quale organismo deliberante e di indirizzo dal basso del processo, è convocata ad Orvieto la prima Assemblea di Fiume che si terrà giovedì 19 febbraio 2015 dalle ore 17,00 presso la Sala del Consigliare del Comune di Orvieto.
I lavori saranno aperti dal Sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani; seguiranno gli interventi: Marco Spinazza (Provincia di Terni), Sauro Basili (Sindaco di Allerona), Maurizio Terzino (Sindaco di Fabro).
La parola passerà poi a: Massimo Bastiani (Tavolo nazionale dei Contratti di Fiume) – Cosa sono i contratti di fiume: il panorama nazionale e le prospettive; Giorgio Cesari (Segretario dell’Autorità di Bacino del Fiume Tevere) – I Piani di Gestione qualità delle acque e del rischio: obiettivi e finalità; Mario Clerici (Responsabile Contratti di Fiume della Regione Lombardia) – I contratti di fiume in Lombardia: risultati ed esperienze in atto; Corrado Cencetti e Paolo Tacconi (Università di Perugia, Dipartimento di Fisica e Geologia) – Il contesto di riferimento:la situazione morfodinamica del fiume Paglia; Rocco Olivadese (Tavolo Tecnico Contratti di Fiume Comune di Orvieto) – L’architettura funzionale del Contratto di Fiume.
Seguiranno gli interventi programmati inerenti le dichiarazioni ed adesioni al processo di Contratto di Fiume del Paglia. Le conclusioni sono affidate all’assessore all’Ambiente della Regione Umbria, Silvano Rometti.
In occasione dell’Assemblea di Fiume, verrà presentato anche il concorso di idee per la realizzazione del logo del Contratto di Fiume del Paglia ed una iniziativa dedicata alle scuole del territorio dal titolo “Descrivi come vorresti che fosse il tuo fiume: pensieri ed immagini sul futuro del Paglia”.
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Verso un “Contratto di Fiume” per i territori compresi tra il sub bacino del Paglia-Chiani e il basso Tevere Umbro
“I contratti di fiume concorrono alla definizione e all’attuazione degli strumenti di pianificazione di distretto a scala di bacino e sotto-bacino idrografico, quali strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali, unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale di tali aree”. Così recita l’emendamento al Testo Unico Ambientale, Approvato il 13 novembre 2014 dalla Camera dei Deputati e Trasmesso al Senato (approvazione prevista fine febbraio), che prevede al Capo VIII un articolo (n 43) dedicato ai Contratti di Fiume, introducendoli nella normativa nazionale. La Regione Umbria li ha già recepiti nel proprio ordinamento nel febbraio 2014 aderendo alla “Carta Nazionale dei Contratti di Fiume” e introducendo questo strumento assieme ai Contratti di Paesaggio, a scala Regionale.
I contratti di fiume (CdF) sono strumenti che possono fattivamente contribuire a sperimentare nuovi sistemi di governance attraverso un approccio integrato tra politiche di tutela ambientale e sviluppo. In anni in cui le emergenze, certamente aggravate dai cambiamenti climatici, stanno divenendo una istanza nazionale ed il rischio è purtroppo sempre più “vicino” a tutti i livelli della popolazione, le politiche di difesa e di adattamento non possono che essere associate ad una attiva e collettiva strategia di responsabilizzazione, prevenzione e co-progettazione.
In sintesi, le fasi principali di un Contratto di Fiume sono: la predisposizione di un Documento d’indirizzo (Manifesto del Contratto di Fiume); l’analisi conoscitiva preliminare integrata; scenario strategico di medio/lungo termine; il programma d’Azione con un orizzonte temporale ben definito e limitato; l’attivazione, realizzazione e monitoraggio delle azioni.
Il Contratto di Fiume del Paglia si è attivato con la firma del Protocollo d’Intesa (Manifesto del Contratto di Fiume) da parte del Comitato Promotore.
Il manifesto è frutto di una serie di incontri di partecipazione pubblica promossi da Enti Territoriali e Locali nell’ultimo anno (a seguito dell’alluvione del Novembre 2012 – oltre 6 milioni di euro di danni subiti solo dal territorio orvietano) che hanno affrontato le problematiche del bacino fluviale, favorendo il dibattito pubblico ed il coinvolgimento di una pluralità di soggetti pubblici e privati, anche a livello interregionale, con la finalità di attivare strategie e politiche condivise di prevenzione del rischio, pianificazione e programmazione strategica integrata anche integrando il percorso di Contratto di Fiume con le strategie interregionali per le Aree Interne.
Per il Contratto di Fiume del Paglia si è già costituita una Cabina di Regia (organismo esecutivo del Contratto di Fiume) e a seguito dell’Assemblea si attiverà il previsto Comitato di fiume (organismo deliberativo) al quale potranno contribuire attivamente tutti i soggetti interessati alla gestione del fiume e del territorio fluviale.
L’obiettivo principale del contratto di Fiume è quello di realizzare, attraverso un piano d’azione condiviso che valorizzi i contributi pubblici e privati, interventi e progetti di miglioramento del bacino fluviale in termini di qualità dell’acque, sicurezza dal rischio idraulico, tutela della natura, del paesaggio e sviluppo locale sostenibile.
(fonte ufficio stampa Comune di Orvieto)