Impegnare l’Amministrazione comunale a promuovere la conoscenza del Microcredito e dare inizio alla progettazione, lo sviluppo e la gestione di progetti di Microcredito sono le proposte, volte a riattivare processi di sviluppo locale, contenute nella Mozione presentata dal Gruppo Consiliare di Forza Italia.
‘La crisi che stiamo vivendo ha prodotto un paradosso – afferma la capogruppo Tardani – ‘da un lato si aggravano le condizioni economiche e aumentano le necessità dei cittadini, dall’altro risulta sempre più difficile, per chi si trova in condizioni di difficoltà ed è escluso dai circuiti bancari tradizionali, accedere a forme di finanziamento anche di piccola entità. Il Microcredito è ormai da tempo considerato uno strumento di inclusione finanziaria e sociale perché consente l’accesso al credito a famiglie, micro e piccole imprese, associazioni, cooperative sociali, escluse, per mancanza di garanzie reali, dai circuiti bancari tradizionali. Attraverso il Microcredito è possibile infatti sostenere non solo necessità legate ai bisogni personali primari ma anche piccole idee imprenditoriali che spesso non vedono la luce per mancanza di un capitale iniziale seppur di minima entità.
Con la Mozione che abbiamo presentato chiederemo al Consiglio comunale, sperando in un esito positivo, di impegnare l’Amministrazione a promuovere la conoscenza del Microcredito e a rendersi parte attiva nell’elaborazione di progetti concreti e coerenti con le necessità e le istanze dei cittadini orvietani, considerando le forme già in uso in Italia e che vedono impegnate in prima linea tante Amministrazioni Comunali. E’ quanto mai urgente riattivare processi di sviluppo locale e presenteremo all’Amministrazione comunale esempi di Microcredito che, in tal senso, stanno dando risultati positivi. E’, a nostro parere, una strada da percorrere che l’Amministrazione potrebbe intraprendere avvalendosi delle Istituzioni presenti sul territorio. Siamo convinti, infatti, che sia uno strumento che può contribuire a ridare slancio al tessuto economico cittadino oltre a restituire dignità e fiducia a quella parte di popolazione che senza alcun sostegno reale rischia seriamente la povertà e l’emarginazione.’