Il Pozzo della Cava da ben 26 anni ci ha abituato al rinnovamento, in particolare per quanto riguarda il presepio: ogni volta un tema nuovo, un allestimento diverso e impegnativo. Ogni volta nuovi approfondimenti.
Anche quest’anno nelle grandiose, suggestive cavità, vissute fin dalle epoche più remote, il presepe è pronto per accogliere ed entusiasmare i visitatori. Un evento, la realizzazione nel suo complesso, che coinvolge tutta la famiglia Sciarra. Nessuno è esentato, nemmeno la signora, bravissima ai pennelli, occupata nella stesura dei testi dei carteggi. E i figli, ormai in età scolare, si divertono a gironzolare e a dare una mano. A Marco, però, spetta l’onere maggiore: dallo studio e dalla ricerca storica, alla realizzazione dei costumi, alla messa in opera dell’insieme… Complessivamente una bella faticata.
Ma all’osservazione: <<Ogni anno una cosa nuova e sempre più impegnativa. Perché lo fai?>>, la risposta è ovvia:
<<Intanto perché mi piace. E poi forse in fondo non lo so nemmeno io. Mi piace perché ogni anno è una sfida nuova, un tema nuovo. Quest’anno facciamo un salto nel Medioevo con le motivazioni che hanno spinto San Francesco a fare il primo presepio.>>
<<Quali furono le motivazioni che spinsero Francesco a fare il presepio vivente, il primo presepe della storia?>>
<<Lui veniva da alcune delusioni quindi aveva bisogno di una coccola. L’ideale di realizzare la povertà tra i suoi frati non era andata a buon fine, il Papa non aveva accettato la regola così come lui la voleva, anche se aveva fatto fin troppi cambiamenti. Non era riuscito ad arrivare a Betlemme per vedere il luogo dov’era nato Gesù, aveva abbandonato la direzione dell’Ordine perché si trovava in contrasto con i suoi frati sulla povertà …, per cui voleva vedere con gli occhi del corpo la povertà in cui viveva Gesù, una sorta di manifestazione pacifica. Intanto che il Papa che non aveva approvato la sua regola precedente celebrava la messa di Natale, che era chiamata” la messa dell’oro” per quanto era ricca, nella chiesa più ricca d’oro di Roma, davanti al reliquiario d’oro con il legno della mangiatoia in Santa Maria Maggiore, lui fa altro, celebra una messa in un bosco, sulla paglia…>>
Il presepe sarà visitabile dalle ore 9.00 alle 20.00 a partire dal 23 settembre 2014 all’11 gennaio 2015.
Per chi fosse interessato, diamo a seguire l’elenco dei testi su cui Marco Sciarra si è documentato.
Bibliografia:
“Il primo presepio” ed. La Porziuncola; “Vita di un uomo – Francesco d’Assisi”, il saggio molto bello con cui Chiara Frugoni guarda il lato umano, i desideri di Francesco, le sue aspirazioni; “San Francesco e la leggenda del presepio”, un testo molto provocatorio; due testi di Ada Merini che, dice Marco Sciarra, “danno un po’ la cifra di questa protesta: Francesco non ha fatto un sit-in davanti a Santa Maria Maggiore ma ha trasformato una difficoltà in atto di poesia.”
I testi suddetti, in base ad una collaborazione tra Libreria dei Sette e Pozzo della Cava, si possono acquistare sia presso la libreria che al Pozzo della Cava.