Il“Patto di territorio per la scuola” è una proposta presentata alla Provincia di Terni in sede di Conferenza di approvazione del piano di programmazione della rete scolastica provinciale dai Comuni di Ficulle, Montegabbione e Monteleone d’Orvieto, che tende a potenziare le scuole su un territorio dove la programmazione va effettuata tenendo conto della sua specificità, per non perdere le eccellenze che lo caratterizzano.
Una proposta per rilanciare l’offerta formativa, per non perdere i presidi educativi nei Comuni e per rafforzarli attivando degli indirizzi specifici per le nostre scuole, cercando di attirare fondi per attività laboratoriali fortemente ancorate al territorio.
Prevede inoltre l’attivazione di progetti per la cittadinanza europea nell’ambito del programma Ministeriale “Cittadinanza & Costituzione”, per l’educazione alla legalità e ai diritti e doveri di cittadinanza; la previsione di corsi di formazione per i ragazzi che concludono il primo ciclo e per adulti sulle attività artigianali caratterizzanti i nostri Comuni (lavorazione delle terrecotte,
norcineria, lavorazione del ferro e del legno).
Infine presenta il problema delle liste d’attesa alla Scuola dell’Infanzia e degli anticipatari, questione aperta e irrisolta per questi Comuni per cui si richiede l’attivazione di sezioni primavera anche nei piccoli Comuni montani, per far fronte ad una esigenza educativa e alle necessità delle famiglie.
“Verso un patto di territorio per la scuola” che sia aperto, che partendo da proposte concrete avanzate dai tre Comuni, possa estendersi ad altri Comuni montani Umbri che hanno caratteristiche e problematiche simili, come evidenziato in Conferenza Provinciale dai Sindaci di San Venanzo e Montefranco.
Proposte e istanze che hanno bisogno di una rappresentanza: per questo i tre Comuni hanno avanzato la richiesta al Tavolo provinciale di poter prevedere la rappresentanza politica dei Comuni Montani al Tavolo Regionale Permanente sulla Scuola istituito in base del D.lvo 112/98, organo in cui per legge si presentano e si discutono le proposte per tutto ciò che riguarda la programmazione scolastica regionale.
I tre Comuni hanno poi ribadito con determinazione la richiesta del mantenimento dell’Istituto Professionale per l’agricoltura e l’ambiente con sede a Fabro Scalo presentando, entro i termini previsti per redigere l’istruttoria, una corposa relazione a rendiconto di quello che è stato attivato e con proposte che i Comuni dell’Alto Orvietano e l’Istituto “Raffaele Laporta” hanno intenzione di
realizzare lavorando come “scuola aperta al territorio”. Questo Istituto, l’unico della Provincia di Terni, è fondamentale per rilanciare l’agricoltura nelle zone rurali e per valorizzarne il patrimonio naturalistico-ambientale.
I Comuni Montani non sono parte marginale del territorio umbro perché rappresentano la maggioranza del territorio regionale, sono però territori fragili ai quali basta poco per essere indeboliti proprio per questo hanno bisogno di fondi e di programmazione specifici. Se si vuole mantenere la popolazione sui territori montani, occorre garantire, potenziare i servizi esistenti e fornirne altri. Tutto questo al fine di mantenere zone paesaggisticamente curate e uniche, per lottare contro lo spopolamento e per garantire una conseguente cura del territorio a prevenzione del rischio idrogeologico. I Comuni Montani sono anche garanzia e testimonianza di un alto livello qualitativo di vita che oggi più che mai va difeso e valorizzato.
F.to Vice Sindaco di Ficulle Francesca Barbini
F.to Vice Sindaco di Montegabbione Isabella Marchino
F.to Assessore di Monteleone d’Orvieto Elisabetta Guidantoni