Riceviamo dal gruppo di opposizione “Avanti insieme” e pubblichiamo.
Il gruppo consiliare “Avanti Insieme” ritiene necessario, urgente e non rimandabile attuare le azioni di razionalizzazione che sole possono consentire 1) di contenere gli aumenti di costi di gestione che si traducono in aumento della pressione fiscale locale che grava sui cittadini e 2) di migliorare la qualità dei servizi forniti ai cittadini.
Questo è in particolar modo indispensabile in una comunità, come quella di Monteleone, che da ormai troppo tempo sta subendo una marginalizzazione ed un regresso economico che stanno avendo e più ancora avranno gravi ripercussioni sul tessuto sociale.
Come è noto, la legge impone ai comuni al di sotto dei 3.000 abitanti di gestire in forma associata nove servizi essenziali specificamente individuati al fine di “conseguire significativi livelli di efficacia ed efficienza nella gestione”. Affinché sia assolutamente chiaro che, efficacia fa riferimento alla qualità dei servizi erogati ai cittadini (da migliorare), mentre efficienza fa riferimento ai costi di gestione (da contenere).
La gestione in comune dei servizi, oltre ad essere una specifica disposizione di legge, è anche l’unico mezzo con cui le nostre piccole comunità possono reagire alla scarsità di risorse pubbliche, è l’unico mezzo con cui possono migliorare la qualità dei servizi ai cittadini in un contesto che diventa progressivamente più complesso, è l’unico mezzo con cui possono cercare di contenere e auspicabilmente invertire la dinamica crescente dei costi di gestione.
La legge prevede anche che i risultati conseguiti (o non conseguiti) devono essere verificati, quindi la gestione associata deve essere reale e non una semplice finzione contrattuale.
Con una lettera inviata ai Sindaci e ai Capigruppo di Maggioranza e Minoranza dei cinque comuni dell’alto orvietano il 26 settembre 2014 il Consiglio Comunale di Fabro all’unanimità invita le amministrazioni dei suddetti comuni a costituire un tavolo di lavoro per “trovare soluzioni idonee alla gestione in forma associata dei servizi nei cinque comuni”.
Il gruppo consiliare “Avanti Insieme ” ritiene che la proposta del Comune di Fabro vada nella direzione indicata dalla legge ed ha pertanto depositato il 20 ottobre u.s. una mozione che invita l’amministrazione di Monteleone ad aderire alla proposta del Comune di Fabro.
La mozione è stata posta ai voti nel consiglio del 6 novembre 2014 ed ha ricevuto il voto contrario dell’intera maggioranza.
La maggioranza ha nello stesso consiglio proposto la risposta all’invito del Comune di Fabro che si allega e che, al di la delle dichiarazioni di principio, sul piano pratico propone un percorso su tre fasi:
- una prima fase prevedente due sistemi di convenzione, la prima che prevede l’associazione di Ficulle, Montegabbione e Monteleone, altra tra Fabro e Parrano;
- una successiva utile allo studio e alla pianificazione del modello organizzativo;
- mentre la terza riguarda lo start up vero e proprio del modello studiato e condiviso.
Ora è ben noto che in politica quando non si vuole fare qualcosa ma non lo si vuole dire apertamente la si butta sul metodo, il che appare con tutta evidenza dalla risposta di Monteleone.
L’invito del Comune di Fabro, che l’amministrazione di Monteleone ha respinto, era esattamente quello di un tavolo di confronto per verificare insieme le opportunità o le controindicazioni alla gestione associata dei servizi essenziali estesa ai cinque comuni. Non si capisce perché l’amministrazione di Monteleone ritenga che bisogna fare prima le convenzioni separate e successivamente la definizione del modello organizzativo.
Né si capisce perché per le convenzioni a tre non sia necessaria la definizione di un modello organizzativo mentre diventa imprescindibile per le convenzioni a cinque.
Che non ci sia la volontà di procedere è evidente anche dal fatto che per dare una risposta all’invito di Fabro la nostra amministrazione abbia impiegato un mese e mezzo.
Il gruppo consiliare “Avanti Insieme” ritiene che in realtà il rifiuto di partecipare al tavolo di lavoro proposto dal Comune di Fabro, il cui scopo è la ricerca delle sinergie necessarie a perseguire gli obiettivi di efficienza ed efficacia dell’amministrazione non solo richiesti dalla legge, ma ispirati ai criteri del “buon padre di famiglia” cui ogni amministratore dovrebbe rifarsi, sia dettata solo da una ideologia isolazionista e dal timore che dal confronto potrebbero emergere reali opportunità di miglioramento dell’efficacia ed efficienza dei servizi erogati da questa amministrazione e ciò metterebbe in crisi l’unico collante chela tiene in piedi.
Come già detto, in assenza di interventi di razionalizzazione l’inevitabile conseguenza sarà una costante crescita dell’imposizione fiscale sui cittadini ed un decadimento delle prestazioni ad essi fornite.
Di questo abbiamo già avuto concreti esempi. Il gruppo consiliare “Avanti Insieme” fortemente si oppone a che si faccia pagare ai cittadini la non volontà o forse l’incapacità di questa amministrazione nel ricercare ed attuare le soluzioni necessarie per risolvere i molti e gravi problemi attualmente presenti.