Il sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani fa parte della delegazione dei Sindaci dell’Umbria che dal 6 all’8 novembre a Milano prende parte alla 31^ Assemblea Nazionale dell’ANCI.
Il sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani fa parte della delegazione di cinque Sindaci dell’Umbria che, dal 6 all’8 novembre, partecipa a Milano alla 31^ Assemblea Nazionale dell’ANCI e alla XVII Assemblea Congressuale che eleggerà il nuovo presidente dell’Associazione.
L’Assemblea 2014 dell’ANCI dal titolo “2015, Italia è ora” cade in un momento particolare e di riforma del sistema dei comuni, pertanto prende in considerazione i temi della finanza locale, dello sviluppo, delle identità locali e delle dinamiche europee.
Negli incontri congressuali, a cui saranno presenti anche il presidente del Consiglio e vari ministri, gli amministratori italiani avanzeranno le proposte da presentare ai rappresentanti delle Istituzioni.
In tal senso, in occasione del recente insediamento del nuovo Ufficio di Presidenza dell’ANCI Umbria (31 ottobre u.s.) che ha nominato presidente Francesco De Rebotti, sindaco di Narni, è stato approvato il documento sulla Legge di Stabilità che suscita notevoli preoccupazioni e allarme non solo dei Sindaci, ma degli stessi cittadini.
Nel documento, attraverso il quale la delegazione regionale intende far sentire la voce delle municipalità e delle comunità dell’Umbria si sottolineano “le forti preoccupazioni in merito ai gravi ed ingiusti tagli previsti dalla Legge di stabilità. Le comunità locali sono vicine allo stremo, non esistono più margini per ridurre la spesa senza che questa abbia dirette ripercussioni sui servizi. I cittadini umbri si trovano a pagare tasse che servono a risanare il bilancio dello Stato e non a garantire i servizi fondamentali che le Amministrazioni offrono alla propria comunità”.
“Anci Umbria – prosegue il documento – è anche preoccupata per i tagli che colpiranno Regioni e Province, in quanto avranno ripercussioni sui bilanci delle amministrazioni comunali. Se i comuni, oltre ad offrire servizi ai propri cittadini devono continuare anche a garantire la coesione sociale e lo sviluppo del territorio, devono avere una propria autonomia fiscale e non essere semplici esattori dello Stato!”.
Di qui “un fermo NO ai tagli lineari che mettono sullo stesso piano comuni virtuosi e non! I tagli veri li deve fare ‘l’elefantiaca struttura’ dello Stato: i comuni hanno già risparmiato nel corso di questi ultimi anni più di 16 miliardi, ora tocca ad altri! La nuova ‘contabilità’ neutralizza gli effetti positivi della rivisitazione del Patto di Stabilità che, sommando i tagli relativi alla nuova Legge di Stabilità, vedrà i comuni costretti a sopprimere servizi essenziali quali mensa e trasporti. Pertanto si chiede il rinvio della applicazione della nuova legge di bilancio, nella parte che riguarda la nuova introduzione del regime di contabilità. Anche i comuni umbri sono consapevoli della grave situazione economica del Paese e sono disponibili, come è sempre stato, a fare la loro parte, ma non come è stato richiesto fino ad oggi”.
“Se dai prossimi incontri tra ANCI e Governo non si riusciranno ad avere risposte soddisfacenti – conclude il documento di Anci Umbria – si invitano tutte la Anci Regionali, ed in particolare Anci Nazionale, ad alzare il livello di protesta, attuando, se necessario forti azioni di mobilitazione e dissenso”.
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“In un momento socio-economico così cruciale per il nostro Paese e a fronte degli ulteriori provvedimenti del governo contenuti nella Legge di Stabilità – dice il sindaco, Giuseppe Germani – è evidente, ora più che mai, l’importanza strategica che hanno tutti i Comuni d’Italia, attraverso l’ANCI, nel far arrivare al Governo e al Sistema Paese la voce dei cittadini. Gli incontri dei sindaci assumono sempre più un ruolo fondamentale per affrontare i provvedimenti del governo. In questo senso la nuova gestione dell’Anci Umbria tende al massimo coinvolgimento di sindaci, amministratori e consiglieri”.