ORVIETO – L’assessore Regionale alla Cultura Fabrizio Bracco, il sindaco di Orvieto Giuseppe Germani, l’assessore alla Cultura e grandi eventi del Comune di Orvieto Vincenzina Anna Maria Martino, il direttore artistico di Umbria Jazz Winter Carlo Pagnotta ,il presidente della Fondazione Umbria Jazz Luciano Rizzi e il direttore del Teatro Mancinelli Enrico Paolin hanno presentato ieri mattina alla stampa regionale e nazionale la XXII edizione di Umbria Jazz Winter, che ancora una volta non tradisce le aspettative con un nutrito programma di eventi e proposte artistiche di alto livello e che si concede un giorno in più di svolgimento.
Un festival che dal 1993 è iscritto ormai nel novero degli eventi d’eccellenza del panorama musicale/jazzistico nazionale ed internazionale. Soprattutto un festival che, nonostante le difficoltà della congiuntura economica in atto, punta tutto sulla cultura come chiave di svolta per tornare a sperare in un nuovo e rinnovato modello di sviluppo.
Tutto questo è Umbria Jazz Winter, la manifestazione che ormai è più che un sodalizio con Orvieto, praticamente un unicum e che anche grazie a questo gode di credibilità a vari livelli.
Una edizione che sfida la crisi con un giorno in più rispetto gli ultimi anni – dal 27 dicembre al 1° gennaio – ovvero sei giorni di musica di qualità con il valore aggiunto di un’ambientazione unica: il centro storico di Orvieto di una delle più belle e affascinanti città dell’Umbria.
Il cartellone vuole coniugare, com’è tradizione della manifestazione, musica d’autore e intrattenimento di qualità, jazz impegnato e spettacolo, concerti per puristi e generi in grado di soddisfare i numerosi spettatori che ogni anno affollano la città sulla Rupe. Cosicché i musicisti sono spesso riproposti in situazioni e spazi diversi per dar modo di esprimere i diversi aspetti della loro identità artistica e al tempo stesso dare al pubblico la più ampia scelta di orari e location.
La formula si conferma nei suoi aspetti essenziali e quindi: musica a 360 gradi: jazz, blues, gospel, soul a ogni ora del giorno fino a tardissima notte.
Molti i nomi importanti in programma: Joe Lovano, Chris Potter, Anat Cohen, Davell Crawford, Jonathan Batiste, Paolo Fresu, Danilo Rea, Fabrizio Bosso, Chiara Civello, Nicola Conte, Renato Sellani, Giovanni Guidi e i Quintorigo.
Serata conclusiva in collaborazione con Musica Jazz e il “TOP JAZZ 2014”, i migliori musicisti vincitori del referendum indetto annualmente dalla più prestigiosa rivista jazz italiana.
Location d’eccezione come da tradizione, il Duomo progettato da Lorenzo Maitani e realizzato tra il Trecento e il Cinquecento, che farà da cornice, nel pomeriggio di Capodanno alla Messa della Pace impreziosita dalla presenza della musica gospel. Espressione e sintesi di culture e religiosità diverse che grazie alla musica si incontrano rendendo indimenticabile l’esperienza.
I concerti serali si svolgono al Teatro Mancinelli, inaugurato nel 1886, sintesi dei principali caratteri dell’architettura orvietana, al Palazzo del Popolo, realizzato in pietra basaltica e tufo, descritto la prima volta nel Duecento, al Palazzo dei Sette, eretto a cavallo del Trecento, caratterizzato da volte e archi possenti e affiancato dalla pregevole Torre del Papa, a Palazzo Soliano, al cui piano terra si trova il Museo Emilio Greco, con sculture e creazioni grafiche donate alla città dallo stesso.
Di assoluta suggestione anche il Ristorante “Al San Francesco”, situato in un edificio che ospitò nel 1200 un convento francescano, location del gran cenone di fine anno la notte del 31 dicembre a suon di jazz e sede ideale dei jazz lunch e dinner.
L’Assessore regionale, Fabrizio Bracco ha salutato l’edizione 2014 di UJW che “rappresenta ormai la versione invernale entrata con forza nel panorama jazzistico nazionale. Evento che vede la presenza di maggiori jazzisti italiani e nomi internazionali. Arricchisce il panorama culturale della nostra regione e del nostro paese. La Regione Umbria è la principale sostenitrice della fondazione UJ che ha sempre garantito un alto livello di qualità artistica e non solo. Orvieto è uno scenario stupendo per UJW una città che intorno a questo evento esprime forte unità, di questo ringrazio tutti gli sponsor, le fondazioni bancarie e gli amministrazioni”.
“Umbria Jazz Winter – ha affermato il Sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani – si conferma come il più grande evento della stagione culturale orvietana. Quest’anno addirittura, nonostante la crisi economica, offre un giorno in più di grande musica e spettacolo. Questo è un segnale positivo per la nostra città. Un segnale che guarda verso il rilancio turistico di Orvieto, grazie anche agli ottimi risultati fin qui raggiunti, dal momento che quest’anno Orvieto ha registrato un significativo incremento delle presenze. In questa edizione di UJW sono state consolidate anche le presenze degli sponsor dell’edizione precedente, tra cui COOP Centro Italia che proprio ieri da confermato il suo impegno, intanto stiamo lavorando per nuove collaborazioni di livello nazionale”. Il Sindaco si è soffermato sul ruolo determinante degli sponsor pubblici e privati, che nonostante le difficoltà riescono a sostener il progetto culturale della intera città a partire dalla Regione Umbria e Ministero per i beni e le attività culturali, e ancora: Camera di Commercio, Fondazione CRO, Cassa di Risparmio di Orvieto, Enel, Cramst, Vetrya, Alta Rocca, Ceprini Costruzioni.
Sui riflessi per la crescita e i significativi risvolto economici si è soffermata invece l’Assessore Vincenzina Anna Maria Martino che ha richiamato il recentissimo avvio, insieme a città di Viterbo, dell’anno dedicati agli Etruschi, il 2015. L’Assessore ha poi ripercorso tutti i luoghi simbolo della città di Orvieto che sono ormai anche i luoghi simbolo di Umbria Jazz Winter “luoghi che, da secoli, racchiudono la narrazione della storia e dell’arte che ad Orvieto è stata espressa da varie civiltà e che Orvieto custodisce gelosamente. Luoghi che, in occasione di UJW, verranno animati da note importanti che contribuiranno a rendere ancora più magico questo evento e lo stesso centro storico in un periodo così importante dell’anno”. L’Assessore Martino ha quindi sottolineato il ruolo inscindibile della manifestazione con il tessuto socio-culturale della città dove da 35 anni è presente una eccellente Scuola di Musica comunale.
Il Direttore artistico, Carlo Pagnotta ha aperto la presentazione del programma esprimendo “la solidarietà di Umbria Jazz agli operai dell’Ast di Terni” quindi ha auspicato che, seppure con la crisi attuale, la manifestazione possa confermarsi di forte richiamo come le precedenti edizioni. “Anche quest’anno – ha detto – offriamo un bel programma adatto alle festività. Non c’è alcuna concorrenza con l’edizione estiva. Della qualità di questa manifestazione se ne è a accorto anche il Ministero che lo scorso anno aveva negato il sostegno”.