Riceviamo da Marco Conticelli, vicesindaco di Porano, e pubblichiamo.
La recente approvazione del bilancio preventivo del Comune di Porano segna un passaggio importante nella vita cittadina pur giungendo, come avviene ormai da anni, quasi al termine dell’esercizio finanziario.
Infatti, la costante incertezza sulla tassazione che lo Stato impone costringe i Comuni a rimandare l’approvazione del previsionale, cosa ufficialmente riconosciuta dall’Amministrazione centrale che non esita a rinviarne le scadenze.
In sostanza, lo Stato riconosce che i Comuni sono impossibilitati a predisporre un bilancio preventivo veritiero in assenza di un quadro definitivo e stabile dei tributi da chiedere ai propri cittadini.
Si parla allora di previsionale alla stregua del consuntivo.
Ciò evidentemente crea disagio ai Comuni, costretti dalle normative a limitare al massimo la propria gestione finanziaria per gran parte dell’anno.
Il bilancio appena approvato ha il grande merito di mantenere inalterati tutti i servizi erogati ai cittadini dall’Amministrazione comunale senza aumento di costi e tariffe; di questi tempi ciò rappresenta, di per sé, un grande traguardo.
In realtà c’è stato chi ha proposto di ridimensionare qualche servizio; il gruppo di minoranza consiliare guidato da Giuseppe Olimpieri infatti, già nei lavori della Commissione Bilancio, ha fatto capire di non gradire “lo spreco” dell’Asilo Nido che quest’anno registra un decremento delle iscrizioni.
E’ come rinnegare un servizio partorito con merito dall’Amministrazione della quale il consigliere Olimpieri ha fatto parte e per il quale l’attuale Amministrazione si è spesa con tutte le energie al fine di dotarlo di una gestione affidabile e professionalmente preparata, atta a coniugare le esigenze educative dei bambini con quelle organizzative delle famiglie.
Senza dimenticare che gli operatori della Coop. Il Quadrifoglio, gestore del Nido, sono tutti di Porano, dal personale educativo a quello ausiliario.
La tassazione contenuta nel bilancio è una diretta emanazione della volontà dello Stato centrale e, quindi, di una parte politica che nel Consiglio comunale non è certo rappresentata dalla maggioranza.
Si poteva certamente scegliere una minore aliquota Tasi ( quella deliberata del 2,9 per mille non è comunque la massima applicabile del 3,3 ) ma, contestualmente, si sarebbe dovuto scegliere di rinunciare a qualche servizio di primaria importanza, considerando anche e soprattutto che il Comune di Porano ha registrato, nel 2014, un taglio dei trasferimenti statali di circa 180.000 euro.
Inoltre, la virtuosità del Comune in fatto di IMU prima casa (aliquota base del 4 per mille) ha rappresentato, paradossalmente, un danno nel passaggio alla Tasi rispetto a quei numerosi Comuni che avevano innalzato l’aliquota IMU al 5,5 o al 6 per mille.
Distrattamente, il consigliere Olimpieri dimentica di citare la Tari che quest’anno, diversamente dalle previsioni, rimarrà immutata o, in qualche caso, sarà minore per i cittadini di Porano.
Dimentica infatti che il Sindaco Cocco e la sua Giunta hanno sollevato la spinosa questione del nuovo Piano d’Ambito dei Rifiuti astenendosi per ora, insieme ad altri cinque Comuni, dal firmare i contratti con i gestori causa gli elevati costi del servizio che sarebbero gravati pesantemente sui cittadini, aprendo con l’ATI 4 un tavolo di trattativa per ridiscutere molti aspetti.
Non vorremmo riaprire vecchie ferite ma siamo costretti a farlo perché chiamati in causa sulla questione debiti fuori bilancio.
I numeri ormai li conoscono tutti: 225.000 euro riconosciuti dall’Amministrazione Cocco appena insediatasi, quasi 300.000 euro di vecchie fatture non pagate e qualche altro debituccio di cui questa Amministrazione è venuta successivamente a conoscenza e che ha prontamente legittimato.
Basterebbe questo per consigliare il consigliere a non trattare questo argomento.
Anche perché gli ulteriori debiti fuori bilancio riconosciuti e legittimati durante l’ultimo Consiglio comunale fanno riferimento ancora una volta alla precedente Amministrazione per circa 60.000 euro (debito con Asl) gran parte dei quali risalenti addirittura agli anni ’90, mentre i restanti sono conseguenza di una convenzione con il Comune di Alviano per il servizio di Segreteria comunale (figura di garanzia essenziale per ogni Comune a detta di Olimpieri) e 50.000 euro relativi ad una variante al PRG che, nella logica di essersi dotati di uno strumento operativo flessibile e modificabile, ha accolto richieste provenienti da cittadini poranesi e che avrebbe dovuto trovare copertura con la vendita di parte del patrimonio immobiliare.
Quel patrimonio che le minoranze considerano gioielli di famiglia ma che tutti i Comuni stanno tentando di alienare perché non più in grado di sostenerne gli elevati costi di gestione e manutenzione a fronte di scarsi, se non nulli, rientri economici.
Una gestione in linea con la politica del Ministro Padoan che, come misura per ridurre il debito pubblico, ha recentemente dato vita ad un team che avrà il compito di far partire le vendite del patrimonio immobiliare in stretta collaborazione con gli Enti Locali, proprietari di circa l’85% del totale nazionale.
Il milione di euro che in venti anni il Comune introiterà dall’impianto fotovoltaico consente a questa Amministrazione, e consentirà alle prossime, di continuare a garantire servizi alla cittadinanza senza aver speso un centesimo di investimento.
Su questo e su molto altro, bilancio in particolare, a parte critiche dettate dal ruolo di opposizione, la minoranza guidata dal consigliere Olimpieri non ha avanzato alcuna proposta neanche nelle varie Commissioni.