Umbria Folk Festival, a Orvieto in Piazza del Popolo, giovedi 21 agosto presenta un doppio appuntamento all’insegna della musica internazionale: protagonista sul palco alle ore 21.30 sarà ASAF AVIDAN, artista israeliano dalla voce magica ed androgina. Dopo aver incantato pubblico e critica musicale nel recente tour italiano dello scorso anno e dopo l’emozionante versione al pianoforte di Reckoning Song in occasione dell’esibizione sanremese del 2013, torna in Italia con BACK TO BASICS TOUR per presentare una versione inedita di Different Pulses. Una serie di date estive (tra cui la tappa di Orvieto) in cui sarà possibile assaporare Asaf Avidan in una nuova veste acustica da one man show. A differenza del precedente tour, Asaf sarà infatti il solo a tenere il palco, accompagnato dalla sua incredibile voce, intensa e a tratti struggente.
Più volte paragonato a Janis Joplin, Asaf Avidan è già ben noto in Italia ed in Europa grazie al remix del suo brano Reckoning Song/One Day, la versione remix che ha spopolato in tutte le radio europee e raggiunto le vette delle classifiche dei singoli. Dopo anni come frontman di Asaf Avidan & The Mojos (con i quali ha aperto concerti di Lou Reed, Bob Dylan e Ben Harper), il musicista di Gerusalemme ha deciso di intreprendere la carriera solista e a gennaio 2013 è uscito Different Pulses su etichetta Polydor/Universal, un disco travolgente ed estremamente intimo.
Vedere Asaf Avidan esibirsi è un’esperienza di disconnessione sensoriale, dove la percezione sonora è in netta contrapposizione con quella visiva. In piedi, sul palco, sembra un moicano pelle e ossa, mentre dagli altoparlanti esce una voce di donna consumata da fiumi di whiskey.
Se vi aspettate un grande spettacolo non sarete delusi. L’emozione trasmessa dalla voce accattivante di Asaf Avidan richiama reminiscenze iconiche come la potenza della Joplin, la vibrazione fumosa di Loretta Lynn e l’approccio geniale di Johnny Cash. Sapori blues, folk e rock: un sound profondo e ancestrale che sorprende per qualità e consapevolezza, ma soprattutto, visto la provenienza di Asaf, per lontananza e al contempo vicinanza culturale.
Asaf parla della sua musica: “beviamo dal pozzo culturale della nostra storia, ma la nostra musica è universale, non meno significativa di qualcuna in Dubai o New York o Tel Aviv. Scrivo sulle relazioni tra persone, sull’amore, la morte e oltre, su come sia strano e breve il nostro soggiorno su questo mondo. Per capire questo non si ha bisogno di nessun passaporto particolare”.
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Sempre il 21, alle ore 23 fa tappa a Umbria Folk Festival anche NOMAD, il tour di BOMBINO. Compositore e chitarrista desert-rock, Bombino si rifà alle sonorità tipiche degli anni 60-70, da Jimi Hendrix a Jimmy Page, inserendole in un contesto rock-blues di matrice americana arricchito da vocalismi in Tamasheq, la lingua Tuareg. Allievo del celebre chitarrista tuareg Haia Bebe, il giovane talento tuareg con la crescita della sua fama è diventato una rock star riconosciuta a livello mondiale ed è stato protagonista di una quantità incredibile di concerti in tutto il mondo.
Astro nascente del desert blues, Goumar Almoctar, conosciuto come BOMBINO, è nato e cresciuto in Niger, ad Agadez, nel nord dell’Africa, nella tribù dei Tuareg Ifoghas, che lotta da secoli contro il colonialismo e l’imposizione dell’Islam più severo. Costretto a fuggire più volte con la sua famiglia, durante una visita i parenti dimenticano una chitarra che il piccolo Bombino tiene per sé, iniziando ad esercitarsi. Sin da giovane diventa allievo del celebre chitarrista Tuareg Haia Bebe e poco dopo entra a far parte della sua band, acquisendo il soprannome di Bombino, una storpiatura dell’italiano “bambino”. Inizia ad appassionarsi a Jimi Hendrix e Mark Knofler, di cui studia le tecniche durante i pascoli tra Algeria e Libia. Tornato in Niger Bombino intraprende la carriera di musicista a tempo pieno ed il suo talento non passa inosservato. Nel 2009 un incontro casuale con il regista Ron Wyman cambia irrimediabilmente il suo destino. Ma è solo un anno dopo che Wyman riesce a rintracciare Bombino, nel frattempo costretto a fuggire in Burkina Faso in seguito all’assassinio di due membri della sua band, uccisi in una rivolta. Wyman dedica gran parte del suo documentario sulle tribù Tuareg a Bombino e diventa produttore di Agadez, l’esordio solista su disco (il primo album risale al 2009, Group Bombino – Guitars from Agadez, vol. 2).
Nel frattempo la fama del giovane talento cresce fino ad essere conosciuto in tutto il mondo e suonare nei più importanti festival musicali, con collaborazioni di tutto rispetto, tra cui quella con Keith Richards. Dan Auerbach (The Black Keys) incontra Bombino e ne rimane folgorato, decidendo così di produrre Nomad, il terzo disco uscito in tutto il mondo ad aprile 2013 su etichetta Nonesuch/Warner. Registrato nello studio di Auerbach a Nashville, Nomad è l’incontro del desert-rock con il blues, suonato dalle abili mani di Bombino ed arricchito dalla sua voce intensa e vigorosa.
Le sonorità di Bombino ricordano quelle dei Tinariwen, vicini suonatori del deserto, ma le sue melodie elettrizzanti, che racchiudono lo spirito della resistenza e della ribellione, trasudano un groove irresistibile. Una versione del blues densa e magmatica, a cui si aggiunge la particolarità di svincolarsi dalla classica metrica basata sul “call and response” tra cantante solista e coro (solitamente femminile) rimpiazzando quest’ultimo con le disgressioni melodiche della chitarra.
I concerti di Asaf Avidan e di Bombino sono preceduti (ore 21) dalla performance di RAFFAELLO SIMEONI. Cantante e polistrumentista tra i più brillanti del folk revival italiano, propone un suggestivo viaggio sonoro nel grande patrimonio della musica popolare.
INGRESSO: 16 euro + 2 euro prev. – con posto a sedere numerato 26 + 2 euro prev.
Alla Taverna Folk, alle ore 19.30, CENA ETNICA (17 euro, su prenotazione al n. 0763.340493). Dopo i concerti, spazio invece al CONTEST dedicato a Fernando Maiotti “Pioggia”; sul second stage a mezzanotte si esibiranno gli UNDERPOP.
Organizzato da Parametrica, Associazione Umbria Folk Festival e AssociazioneTeMa, Umbria Folk Festival è divenuto uno degli appuntamenti più importanti dell’estate musicale su territorio umbro e nazionale, legando musica, enogastronomia, tradizioni popolari e culture diverse in una formula ormai collaudata e vincente. Il programma dei concerti dei big prosegue con BandaJorona, Ardecore, il Muro del Canto e Luca Barbarossa (22 agosto), Hevia, Ambrogio Sparagna & l’Orchestra Giovanile di Musica Popolare (23 agosto).
E poi ancora tanta musica di gruppi itineranti e street band, oltre a varieiniziative collaterali (tra cui mostre, Folkfiera, mercato delle arti, mercato delle cittaslow, il Piacere dell’Orto…)
Per tutte le info su UMBRIA FOLK FESTIVAL www.umbriafolkfestival.it <http://www.umbriafolkfestival.it<http://www.umbriafolkfestival.it>> Tel. 0763.340493 0763.340422