di Danilo Buconi
No, no e ancora no! Il risultato del referendum sulla fusione dell’alto orvietano dice forte che i cittadini sono contrari a qualsiasi ipotesi di fusione e di contemporanea distruzione dei singoli Comuni e parla chiaro a tutti gli esponenti istituzionali che in questa campagna elettorale hanno sventolato le proprie bandiere contro il vento della democrazia.
Altro che possibili incorporazioni e possibili ricandidature: sarebbe opportuno che – a tutti i livelli – chi ha perso riconosca istituzionalmente – prima ancora che politicamente – la sonora sconfitta e si ritiri dalla vita istituzionale prima ancora che siano i cittadini, gli elettori, a certificare – con una lussuosa risposta elettorale – il giusto ricambio politico tra chi avrebbe voluto ammainare la bandiera del proprio Comune e chi invece ha davvero a cuore la storia, la cultura, il futuro di questo territorio e del suo popolo.
Da ieri un vento nuovo fischia sulle colline dell’alto orvietano: saprà certamente spazzare via le polveri dell’inconcludenza e dell’incapacità e gonfiare le bandiere della democrazia, dello sviluppo e della crescita fondati sulle capacità e sull’impegno quotidiano dei nostri cittadini e delle nostre aziende.
E’ arrivata l’ora di dare spazio ai giovani ricchi di buoni propositi e ampiamente capaci di tramutare in realtà le giuste aspettative di tutti e, ribadisco, tutti i cittadini!