di Comitato agricoltori orvietano
E’ trascorso ormai quasi un anno e mezzo da quell’infausto 12 Novembre 2012 e non riteniamo esagerato definire drammatica la situazione degli agricoltori colpiti dall’alluvione: ad oggi infatti non c’è stato nessun tipo di risarcimento economico in relazione ai danni subiti nè si intravedono garanzie in relazione alla messa in sicurezza verso nuovi eventi che dovessero verificarsi.
All’indomani dell’evento le istituzioni indirizzarono gli agricoltori verso quello che doveva essere un canale preferenziale (?!?) per l’ottenimento del risarcimento economico e che invece si è rivelato una vera e propria bufala!
Difatti le richieste di indennizzo indirizzate alla Comunità Montana e corredate da tanto di perizia estimativa del danno (il più delle volte onerosa per l’agricoltore…), che avrebbero dovuto rappresentare il famoso “canale preferenziale” rispetto alle aziende di altri settori, avrebbero dovuto essere finanziate con un fondo di solidarietà nazionale che esiste ma che a tutt’oggi è sprovvisto di qualsiasi posta di finanziamento.
Oltre al danno la beffa: sempre in virtù del “canale preferenziale” le aziende agricole non hanno potuto accedere al bando per i risarcimenti finanziato con i fondi in dotazione alla protezione civile.
Morale: cornuti e bastonati!!! gli agricoltori non hanno visto un euro.
A questo si aggiunge l’assenza di garanzie sulla messa in sicurezza dei terreni e dei fabbricati che insistono in prossimità del Paglia e dei suoi affluenti poichè i fondi disponibili (eternamente insufficienti) dovranno essere destinati esclusivamente per la messa in sicurezza delle aree urbane.
Una decisione, questa, che non prende assolutamente in considerazione l’utilità generale dell’azione degli agricoltori in relazione alla tutela e salvaguardia dell’ambiente e del territorio.
Per questo ormai gli agricoltori vivono in una situazione di incertezza totale sulle loro possibilità di investimento , sulle loro prospettive e sul loro futuro.
Per questo chiedono alle istituzioni :
– di fare in modo che venga finanziato il fondo nazionale di solidarietà per il finanziamento dei risarcimenti
– di permettere agli agricoltori di accedere ai finanziamenti previsti per il risarcimento dei danni per le altre categorie economiche (commercianti, artigiani) che residuano dai bandi già emessi
– di utilizzare i fondi stanziati nell’ambito della legge di stabilità 2013 anche per la salvaguardia del patrimonio agricolo e rurale
– di prevedere quanto prima, nell’ambito del PSR 2014/2020, misure dedicate, a favore degli agricoltori colpiti dall’alluvione, agli indennizzi per i danni subiti ed al ripristino dei terreni e delle colture danneggiati
chiedono al Consorzio di Bonifica di sospendere i pagamenti per gli agricoltori colpiti dall’alluvione
chiedono alle Associazioni agricole di sostenerli in maniera più convinta e continuativa a fronte di una situazione sempre più difficilmente sostenibile.