Il sindaco di Montegabbione Andrea Ricci commenta l’esito del referendum che a Montegabbione ha visto la vittoria del No con 412 preferenze di contro ai sì che si sono fermati a 296.
“Esprimo rammarico rispetto a come si sono concluse le votazione per il referendum nel Comune che amministro – ha detto Ricci – ma rispetto comunque la volontà popolare. E’ bene sottolineare che ieri, domenica 13 aprile, si è votato un referendum non solo istituzionale ma anche sociale ed economico su un processo di fusione i cui obiettivi, come più volta annunciato, erano chiari: rendere i territori più competitivi, dotare le pubbliche amministrazioni di una maggiore efficienza e soprattutto, godere di un risparmio economico di rilievo”.
Per altro l’argomento, come sottolineato da Ricci, potrebbe essere oggetto trattato nella prossima legge di stabilità, questa volta non più come autoriforma, ma come disposizione normativa.
Il primo cittadino di Montegabbione tiene però a precisare che, sebbene abbia vinto il No, le posizioni dei Comitati nati in opposizione alla fusione, vanno distinte:
- alcune fuorvianti che hanno teso a carpire la buona fede e che sono da respingere
- altre che meritano di essere valutate, esaminate e prese in considerazione, fra queste la posizione non pregiudiziale alla fusione.
Di fronte alle polemiche venute da più parti dai cittadini in merito alla fretta con cui le cinque amministrazioni hanno portato avanti il progetto, Ricci risponde chiaramente argomentando che le finalità sono state chiare sin da subito.
Ovvero: non perdere un’altra legislatura, procedere all’approvazione di bilanci previsionali meno critici e meno oppressivi per i cittadini e consentire da subito un piano di rilancio di tutte le nostre realtà territoriali.
Sicuramente, è bene dirlo, l’esito del referendum ha certamente risvolti di carattere politico “anche se – tiene a sottolineare Ricci – ha consentito il confronto democratico delle forze politiche sia di centrosinistra che di centrodestra”.
“Per cui – aggiunge Ricci – il progetto in quanto tale ha valore politico-istituzionale economico e sociale, e meno di carattere di partito, anche se non escluderei che da parte di alcuni questo sia stato l’obiettivo primario, piegato cioè alla conta delle forze schierate per ragioni diverse dallo stesso referendum, proprio perché il sostegno dei partiti al progetto è trasversale, non riguarda le amministrazioni comunali il cui operato è indipendente dal progetto di fusione”.
Per quanto riguarda le prossime amministrative, l’esito del referendum non inficia in nessun modo la posizione del sindaco Ricci. “Il fatto che a Montegabbione abbia prevalso il No – conclude – non implica che il mio percorso debba finire come testimoniato dai numerosi appelli ricevuti dai miei concittadini e che la stessa è all’interno della normale dialettica affidata alla politica”.