di Comitato tutela monte Peglia – San Venanzo – Parrano
Dopo un anno si riaffaccia all’orizzonte l’incubo dell’impianto mega eolico sul monte Peglia: diciotto torri eoliche di 150 metri ognuna, che vedremo svettare alte e bianche sullo sfondo del Duomo di Orvieto e saranno visibili da mezza Umbria dal Viterbese e dal Senese.
Il progetto, presentato da una piccola s.r.l., di Napoli, la Innova Wind, con un capitale depositato in banca di 10.000 euro, prevede un costo di 1.5 milioni di euro per pala e l’impegno di una quindicina di ingegneri e geologi, 6 dei quali docenti dell’università di Perugia. Il costo totale dell’opera rientrerà in sole sette anni, grazie agli incentivi ricavati dagli aumenti sulle bollette degli utenti, dopodiché l’impianto frutterà circa 1milione di euro mensili alla ditta proprietaria.
I sindaci di dieci comuni, associazioni e imprenditori privati, sin dal giorno successivo alla presentazione del progetto, si sono impegnati ad impedire la sua realizzazione. Un centinaio di semplici cittadini e ambientalisti veri e propri, hanno raccolto firme, indetto assemblee discusso con le istituzioni, rassicurato le forze dell’ordine, allarmato il parlamento europeo, incontrato dirigenti, giornalisti e Assessori ma niente sembra poter scongiurare il disastro.
Allora, proprio per questo, ci vengono in mente alcune domande:
- Assessore Rometti: nel mese di settembre 2013 nel palazzo comunale di Orvieto ci promise che avrebbe modificato il regolamento n° 7 aggiungendo il monte Peglia tra le aree non idonee agli insediamenti industriali… come mai non lo ha fatto?
- Presidente Chiacchieroni, nel luglio 2013, nella luminosa e fresca sala della seconda commissione regionale, insieme ai suoi colleghi, ci promise di portare in consiglio Regionale la proposta di rendere il monte Peglia area non idonea agli insediamenti industriali… come mai non lo ha fatto?
- Signori consiglieri Regionali, siete stati contattati e spronati dai vs. iscritti di destra centro e sinistra ad intervenire sulla questione. Ma non uno/a ha presentato interrogazioni o fatto altro. Come mai?
- Signori/e sindaci dell’Alto Orvietano e dell’Alfina: dopo la approvazione, a giugno 2013, della delibera congiunta contro l’impianto, nessuno/a di voi ha mosso un dito o detto una parola per tutelare il monte Peglia. Come mai? pensate di farlo in futuro?oppure vi limiterete a firmare delibere e petizioni scritte da altri, come semplici cittadini?