Riceviamo dal segretario del PD di Montegabbione, Michele Mechelli, e pubblichiamo.
Le dimissioni di Isabella Marchino da Vice Sindaco di Montagabbione sono palesemente strumentali e proditorie. Non ci pare una cosa seria rinnegare, a pochi mesi dalla scadenza del mandato amministrativo, le scelte condivise e votate dai rappresentanti del PRC in Giunta e in Consiglio nel corso degli ultimi cinque anni.
In una coalizione di governo la fiducia, il senso di responsabilità e la correttezza dovrebbero essere salvaguardati da iniziative intraprese al solo scopo di compiacere una parte in cerca di visibilità.
Tuttavia, il PRC solleva alcune questioni che meritano alcune ponderate considerazioni.
1) Il 27 dicembre 2013 assieme al segretario del PRC fissiamo un incontro “chiarificatore” per l’8 gennaio 2014. Il 30 dicembre arrivano le dimissioni della Vice Sindaco. Evidentemente, il PRC ha ritenuto opportuno anticipare unilateralmente i contenuti dell’incontro “chiarificatore”.
2) Nonostante ciò, arriviamo all’incontro di mercoledì 8 gennaio con i rappresentanti del PRC persuasi di poter ragionare attorno a questioni di programma e di metodo. Invece il tema posto dal PRC è un altro: il nome del prossimo candidato sindaco del centrosinistra per il Comune di Montegabbione. L’ipotesi di fusione dei 5 comuni dell’alto Orvietano – fusione che di fatto renderebbe superflua qualsiasi discussione sul nome del candidato sindaco – neppure viene sfiorata.
3) Noi mettiamo sul tavolo del confronto un progetto di autoriforma dell’assetto amministrativo – primo in Umbria – per qualificare i servizi al cittadino, razionalizzare quindi diminuire la spesa e i costi della politica, migliorare la qualità della vita delle persone e promuovere azioni concrete di sviluppo sociale ed economico. Per questo progetto di fusione sono previste risorse nazionali e regionali considerevoli. È un progetto per contare di più, per avere più peso nelle decisioni politiche, per mettere i nostri territori in condizioni di cogliere le nuove opportunità della programmazione europea, nazionale e regionale. Il PRC, invece, vuole discutere sul nome del titolare del fondoschiena che occuperà la poltrona di sindaco. Evidentemente si tratta di due approcci al futuro differenti.
4) il 18 gennaio, a Montegabbione, le amministrazioni dei cinque comuni dell’alto Orvietano, le organizzazioni sociali, le associazioni e i cittadini cominceranno a discutere del progetto di fusione dei comuni. L’idea è quella di fare una cosa nuova, non la somma di una roba vecchia. Si vuole inaugurare una nuova forma di partecipazione democrazia, una nuova fase di sviluppo per creare nuovo lavoro, una nuova stagione di diritti sociali e civici. Mercoledì passato avremmo voluto parlare di questo. Il PRC ha preferito parlare dei nomi e di poltrone. È un modo diverso di intendere la politica e gli interessi generali.
5) La Vice Sindaco non è, politicamente, una novizia. Da circa venti anni ricopre la stessa carica. E ora, a quattro mesi dalla fine del mandato e dopo aver votato tutti i provvedimenti dell’amministrazione in carica, sfiducia tutti, anche se stessa. Forse poteva fare di meglio.