di Massimo Maggi
Con l’abbozzo del Piano Regolatore Elettorale la giunta uscente inizia la campagna acquisti/svendite. Neanche i funghi nascono spontaneamente, figuriamoci un’urbanizzazione. Quella della Svolta è tutt’altro che spontaneità nata 20 anni fa ma il frutto marcio di un piano regolatore mai regolato e mai sostenibile. Ma ora, dopo vent’anni, la maggioranza si accorge a fine mandato del possibile bacino elettorale; ed approfitta. E lo fa con alchimie assai curiose: Palazzinari dello Sport, Piscine Olimpioniche di 50,2 metri, e perché no nuove abitazioni, piena di strade …
e di negozi
e di vetrine
piena di luce
con tanta gente che lavora
con tanta gente che produce
con le reclames sempre più grandi
coi magazzini le scale mobili
coi grattacieli sempre più alti
e tante macchine sempre di più ...
E’ mai possibile che non gli sia venuto in mente di attuare delle scelte suggerite dal fiume? Eppure appena un anno fa quella zona era sommersa. Sappiamo bene quale infame destino avranno le promesse di spazi pubblici e quale allegre combriccole cementificheranno in ogni dove.
Ma la scaduta amministrazione ritrova in zona cesarini una trasparenza, un rigore ed una professionalità mai conosciuta dai cittadini e stranamente dimenticata nell’esercizio del potere tanto da autocelebrarsi nel proclamare che ‘non è più il privato imprenditore che detta le linee guida dell’intervento all’amministrazione ma è esattamente il contrario ‘. In effetti quella cittadinanza disinformata ( a detta del Sindaco) aveva avuto qualche fondato sospetto sul contrario costituito. E questa esilarante regia avrà punte di pura allucinazione nel sostituire la politica, definita dagli stessi politici stantia, con tecnocrati sconosciuti a i più e disconosciuti dalle scienze che vorrebbero dominare con balbettii e scimmiottamenti di termini anglofoni come govenance o green economy. Qualche docente spieghi, stavolta a pagamento, ai nostri tecnocrati che Le Città sono il risultato di attività che snodandosi nei secoli hanno creato aggregazioni ed equilibri. La mobilità di idee, luoghi, commercio, artigianato, ospitalità e cultura, disegnano nel tempo quelle urbanistiche congeniali all’equilibrio sociale nello stesso modo, e con la stessa forza, con cui un fiume disegna una valle. E’ la mobilità a disegnare un luogo e non viceversa.
Ma vorrei ribattere sulla fantasiosa inversione di rotta tra il privato che detta legge al pubblico (comune) per passare al Comune (pubblico) che detta legge al privato. Al netto di parole vuote, poiché svuotate del loro contenuto, quel che doveva essere il Comune (inteso come bene pubblico) si è trasformato negli anni in Privato poiché ridotto ad ufficio privato di privati interessi. Quindi semmai è il privato (interesse e profitto) ad aver assunto la veste di legislatore producendo uno dei più mostruosi conflitti di interessi.
Una Svolta va data e consiste nel mandare definitivamente a casa questa giunta e quelle passate insieme al loro modo di fare politica contro il Bene Comune. Se riusciamo in questa Svolta allora si che potremmo in futuro dire che mai tale sostantivo fu più appropriato.
(massimo maggi)
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