di Paola Paolini
Ringrazio Il vicesindaco Conticelli per la dettagliata descrizione delle procedure che hanno portato all’apertura del cantiere presso la scuola di Porano.
Come cittadina sono naturalmente felice che contributi europei, tramite la regione Umbria ed il comune di Porano, possano essere usati per rendere più sicura la nostra scuola.
Come cittadina, nonna ed ex amministratrice (autorottamata in quanto di lungo corso e di una certa età) non posso che essere alquanto sbalordita che, per rendere nel futuro più sicuro l’edificio scolastico, si espongano ora ad innegabili rischi e disagi gli alunni e tutto il personale scolastico.
Quando ho visto, immediatamente dopo la chiusura della scuola per le vacanze natalizie, iniziare a materializzarsi l’impalcatura intorno all’edificio mi sono compiaciuta della lungimiranza dell’amministrazione che, pensavo, approfittava di questo periodo per lavori più o meno urgenti.
Ben presto, però, mi sono resa conto che l’imponenza del cantiere indicava che le operazioni sarebbero senz’altro andate ben al di la delle vacanze natalizie; per capire non mi ha aiutato di certo la mia abituale frequentazione dell’albo pretorio dove non ho trovato risposte alle mie curiosità, che cominciavano, però, a divenire timori per quello che si vociferava in giro.
Come cittadina, nonna e, soprattutto, come ex amministratrice ( che durante lo svolgimento di questo ruolo non si è mai dimenticata di essere anche cittadina) non potevo credere che qualcuno potesse veramente pensare che opere di tale portata possano convivere con una scuola funzionante e che, data la situazione, possa essere effettivamente attuato un “piano di lavoro finalizzato ad evitare l’interferenza dei lavori con i bambini e con il regolare svolgimento delle lezioni”.
Tralascio le mie considerazioni sulla sicurezza, non sono un’esperta e non è mia competenza, ma se si è ritenuto, ieri, di apportare modifiche all’impianto del cantiere è evidente che il mio “buon senso “ non funziona poi tanto male.
E’ evidente che i lavori, dato l’apparato burocratico che noi tutti purtroppo conosciamo, non potevano essere realizzati nell’estate 2013; forse, però, avrebbero potuto essere eseguiti nell’estate 2014.
A quanto ne so, altri comuni che hanno ottenuto fondi all’interno dello stesso programma regionale POR FESR 2007-2013, Asse II Ambiente e prevenzione dei rischi, Attività 2.1.1 Piani e interventi per le prevenzione dei rischi naturali, Azione 3 bis, hanno pensato bene di portare a termine tutte le procedure burocratiche per non perdere il finanziamento e di dare l’avvio ai lavori al termine dell’anno scolastico, garantendo ora e per il futuro la sicurezza dei bambini e degli operatori, evitando, sicuramente, l’interferenza dei lavori con i bambini e con il regolare svolgimento delle lezioni.
Un’ultima cosa: per essere proprio chiara e togliere qualsiasi possibilità di fraintendimento dichiaro che questo è e vuole essere un intervento politico; e lo è perché si occupa di “cosa pubblica”, che riguarda la quotidianità di una comunità che ha il diritto e anche il dovere di interrogarsi su quello che le succede intorno, che deve avere il coraggio delle proprie opinioni e della loro libertà di espressione.
Questa è la POLITICA
Un amministratore, di destra, sinistra, centro, civico o qual si voglia, non può essere lasciato solo nell’espletamento delle sue funzioni.
Parola di ex amministratrice! Grazie alla stampa per la risonanza