In vista del 15 dicembre, tra chi nell’Orvietano è costretto a viaggiare per motivi di lavoro e di studio (sono un migliaio gli abbonamenti) è forte la preoccupazione tra soppressioni di treni Ic, spostamento di convogli sulla stazione di Roma Tiburtina (con conseguente pesante aggravio di tempi e di costi per molti utenti che dovranno acquistare un abbonamento ai mezzi pubblici del Comune di Roma) e aumenti fino a 30 minuti sulle percorrenze dei Regionali. Ecco nel dettaglio le variazioni che più preoccupano il comitato pendolari Roma – Firenze.
In direzione Roma, l’IC 581 che parte da Firenze alle 5,50 è assente dall’orario. Il regionale veloce 2305 che parte da Firenze alle 6,40 e che attualmente impiega tre ore e 34 minuti per arrivare a Tiburtina e prosegue poi per Termini con il nuovo orario impiegherà quattro ore e quattro minuti, con un aggravio di 30 minuti per arrivare a Tiburtina dove termina la corsa. Non proseguirà più per Termini. Dati i tempi di percorrenza è verosimile pensare – osservano i pendolari – che il convoglio sia stato dirottato sulla Lenta.
Verso Firenze invece, ad essere assenti dall’orario sono l’Ic 592 delle 15.35 e l’Ic 596 delle 18.15. Il Regionale Veloce 2310 delle 11,03 e l’Ic 590 delle 12,32 partiranno posticipati di nove minuti da Roma Tiburtina. “In questi anni – commentano i pendolari che invano stanno chiedendo chiarimenti a livello istituzionale, tramite gli assessorati regionali e il sottosegretario ai Trasporti – abbiamo sperimentato il progressivo degrado delle nostre condizioni di viaggio. Dalle istituzioni non ci viene nessuna rassicurazione sul mantenimento dei treni attualmente assenti dall’orario. Siamo molto preoccupati per il futuro, immediato e di più lungo termine, del trasporto a media e lunga percorrenza per i pendolari”.