Riceviamo dal segretario intercomunale del PD dell’Orvietano Matteo Ragnacci e pubblichiamo.
Intanto credo che sia doveroso rivolgere un sentito ringraziamento a tutti coloro, democratiche e democratici, che hanno consentito questo grande momento di democrazia e di partecipazione che sono state le primarie del Partito Democratico. Nel territorio dell’Orvietano hanno votato 4300 persone nei 24 seggi istituiti. Il risultato è coerente con le proiezioni del paese ed ha visto la vittoria della mozione di Matteo Renzi, candidato e neo segretario del PD. Un ringraziamento va anche a tutti quei simpatizzanti che hanno rafforzato con il loro voto, la spinta riformista del PD.
Portare a votare quasi 3milioni di persone, vedere sfidarsi un giovane gruppo dirigente con idee moderne, e nuove visioni di partito e di mondo, vedere partecipare giovani e anziani ad una discussione politica, che pur non avendo elemosinato schermaglie, ha portato una ventata di freschezza e di competenza sullo scenario politico nazionale, ci rende fieri e riattiva quel valore fondativo che è la partecipazione. La partecipazione è l’anima della democrazia, è la forza dei popoli che sconfiggono i tiranni, è il senso comune che rende collettiva una protesta, è il simbolo stesso della sinistra. Libertà come diceva Gaber ” è partecipazione”. Il PD ha dimostrato che sa mettere in campo scelte inequivocabili, visioni strategiche e capacità di leggere i mutamenti, che uniti ai suoi valori sono stati capaci di ricreare intorno a se un consenso diffuso. L’ampia vittoria di Renzi ha creato due minoranze interne che sapranno e dovranno rappresentare un valore importante nella dialettica e nella proposta. Un grande partito, come il PD, non può essere monolitico, non può non avere sensibilità. Queste tre energie interne però rappresentano un cambiamento storico in quella divisione tra democratici e popolari che ha contraddistinto gran parte della discussione interna al partito e che ha di fatto prosciugato una capacità di affermazione dei nostri valori e delle nostre visioni. Oggi abbiamo la capacità di affermare uno scenario nuovo , di proporre la nostra linea su princìpi, valori e modelli attuali.
Questo non è il tempo delle fughe in avanti e dei personalismi. Questo è il tempo di concretizzare ciò che abbiamo proposto, di riattivare processi di condivisione delle nostre idee. Questo è il tempo di capitalizzare il risultato delle primarie in un’azione corale che sappia rispondere alle esigenze dei cittadini. Questo è quello che farà il PD Orvietano. Quel PD che oggi, con il voto di tutti, ha potuto esprimere il sindaco di Fabro Maurizio Terzino all’assemblea Nazionale, in rappresentanza del nostro territorio. Un’ulteriore riconoscimento della quantità dei votanti e della qualità della nostra classe dirigente.