Sono trentasei gli interventi che saranno finanziati dalla Regione, attraverso il fondo per lo sviluppo e la coesione 2007-2013, ad altrettanti comuni dell’Umbria, con popolazione non superiore a 10.000 abitanti, per interventi di valorizzazione e recupero delle infrastrutture e del patrimonio edilizio pubblico. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore ai lavori pubblici, Stefano Vinti, ha approvato l’elenco dei comuni e dei progetti ammessi al finanziamento a seguito del bando, interamente online, approvato nello scorso mese di luglio. Per la prima volta infatti nella nostra regione, tutte le procedure, nel rapporto tra comuni e regione, saranno gestite interamente on-line, con l’eliminazione totale dei documenti cartacei. Gli interventi approvati impegneranno complessivamente oltre quattro milioni e mezzo di euro, di cui 527.610 euro per il finanziamento di edifici scolastici pubblici. I comuni dovranno impegnarsi ad un cofinanziamento minimo del 20 per cento.
“Il bando si inserisce nel ‘pacchetto anticrisi’ varato dalla Giunta regionale a sostegno dell’economia umbra. Vogliamo incentivare, ha affermato l’assessore Vinti, quegli interventi volti alla rivitalizzazione e riqualificazione delle aree urbane e dei centri storici nei cosiddetti piccoli comuni. Ma soprattutto vogliamo dare una boccata di ossigeno concreta a questi comuni ed al sistema dell’imprese umbre, mettendo a disposizione una quota consistente dei Fondi Fas per i piccoli interventi (max 300.000 euro) indispensabili per realizzare quei lavori che i comuni non riescono a realizzare a causa del drastico taglio di trasferimenti statali. Certamente questi finanziamenti non potranno risolvere tutti i problemi, ma vogliono essere un segnale che l’Umbria dà per indicare la rotta utile a far ripartire l’economia, ormai soffocata da tagli, patti di stabilità e burocrazia che non fanno altro che paralizzare il sistema causando l’aggravarsi della crisi ed il disagio sociale nelle famiglie, nonchè la perdita di migliaia di posti di lavoro. Queste iniziative, ha concluso Vinti, possono anche accrescere l’offerta e la qualità di infrastrutture pubbliche a servizio dei cittadini e delle imprese”.