Riceviamo da Maurizio Terzino, sindaco di Fabro, e pubblichiamo.
Il 15 novembre 2013 ha formalmente preso corpo il progetto di “Contratto di Fiume” del Paglia e dei territori del Chiani.
Il Comune di Fabro, cogliendo la proposta del Partito Democratico di Orvieto e dell’ Orvietano e di altre Associazioni rappresentati interessi diffusi dei Cittadini che negli ultimi mesi hanno lavorato alla proposta di creazione del Contratto di Fiume, ha presentato il “Manifesto di Intenti” all’ VIII° Tavolo nazionale dei contratti di fiume che quest’anno si terrà, il 9 dicembre a Firenze.
Scopo del suddetto Manifesto è quello di dare avvio ad un “Gruppo Promotore” funzionale all’attivazione del processo partecipativo che potrà condurre alla sottoscrizione di un “Contratto di Fiume” per i territori compresi nel bacino del fiume Paglia.
Già a partire dal 20 novembre i “Proponenti” il Contratto di fiume del Paglia inizieranno una serie di incontri di partecipazione pubblica con le Associazioni di Cittadini, Associazioni di Categoria, Enti Territoriali e Locali che nell’ultimo anno, a seguito dell’alluvione del Novembre 2012, hanno trattato le problematiche del bacino del fiume Paglia.
Oggigiorno i Contratti di Fiume costituiscono:
– lo strumento di programmazione negoziata per la pianificazione e gestione dei territori fluviali in grado di promuovere la riqualificazione ambientale e paesaggistica attraverso azioni di prevenzione, mitigazione e monitoraggio delle emergenze idrogeologiche ed uso del suolo e del paesaggio;
– l’unica piattaforma decisionale innovativa, capace di far emergere nuove progettualità per uscire dalla cultura del rischio e dell’emergenza e per facilitare il passaggio dalla pura pianificazione alla pianificazione/programmazione ed attuazione.
– uno dei progetti territoriali che meglio si integra con la programmazione dei Fondi Comunitari 2014/2020 tese allo sviluppo delle “Are Interne”.
In sintesi il Contratto di Fiume non è solo un interevento di carattere emergenziale, costituisce infatti la più concreta opportunità di trasformare ciò che fino a ieri è stato visto come un problema in un’opportunità. I fiumi Paglia e Chiani diventano un problema quando si sottovaluta la loro capacità di espandersi e si urbanizza nei posti sbagliati, diventano un problema quando vengono ignorati dai più ed invece esistono e lo dimostrano quando vogliono. Bisogna “dialogare” con il fiume e farselo amico attraverso interventi che lo facciano diventare parte del nostro quotidiano, questo è un “Contratto di Fiume”.
I “Proponenti” invitano tutti i Cittadini, le Associazioni, gli Enti Territoriali a partecipare proattivamente a questo progetto, portando ciascuno il proprio contributo utile a dare linfa al “Contratto di fiume del Paglia”.