Una vera dipendenza “legale” e senza uso di sostanze: si tratta del gioco d’azzardo patologico che ha visto negli ultimi anni, anche in Umbria, un’espansione travolgente, trasversale a tutte le fasce d’età e condizioni socioeconomiche. Per contenere e conoscere in modo approfondito la diffusione del fenomeno in Umbria, la Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle politiche sociali, Carla Casciari, dagli assessori regionali alla sanità, Franco Tomassoni e al Commercio, Fabio Paparelli, ha stabilito di istituire un gruppo di lavoro intersettoriale, composto da rappresentanti della Regione Umbria, dell’ANCI, dell’Associazione Libera, dei due Consorzi delle Associazioni dei Consumatori, di Confcommercio e Confesercenti.
Il gruppo di lavoro – coordinato dal Servizio “Programmazione sociosanitaria dell’assistenza di base ed ospedaliera”, afferente alla Direzione regionale Salute, Coesione sociale e Società della conoscenza – dovrà definire un blocco di proposte operative per contrastare il fenomeno della ludopatia. Nello specifico dovrà acquisire i dati e le informazioni relativi alla diffusione del fenomeno in Umbria e dei problemi che vi sono connessi, per poi predisporre un disegno di legge regionale che disciplini, contenga e disincentivi l’attività di gioco d’azzardo. Tra gli obiettivi è prevista inoltre, la predisposizione di un piano formativo per gli operatori sanitari, sociali e scolastici, l’ individuazione di misure di incentivazione nei confronti degli esercizi che non ospitano slot machines, la stesura di una Carta deontologica che orienti gli operatori dei mass media a non trattare acriticamente e in forma seduttiva il gioco d’azzardo.
“La forte diffusione del gioco d’azzardo – ha spiegato l’assessore Casciari – è legata a fattori molteplici tra cui la crescita dilagante di un’offerta estremamente differenziata di giochi legali, sostenuta da pervasive campagne pubblicitarie. A ciò si affianca un processo che, avviatosi con la parziale liberalizzazione di forme di gioco d’azzardo come le slot-machine, le scommesse sportive differenti dal tradizionale totocalcio ed il bingo, ha quindi portato all’ampia offerta di proposte ad alto rischio come le scommesse, i giochi di carte e da casinò attraverso tutti gli strumenti che l’attuale tecnologia mette a disposizione.