Va in archivio la quarantaseiesima edizione della Sagra delle Castagne di Soriano nel Cimino, considerata una delle manifestazioni storico-rievocative più importanti d’Italia. Per Antonio Tempesta, presidente dell’Ente Sagra, “anche quest’anno abbiamo avuto migliaia di visitatori che sono venuti a trovarci e che ringraziamo per la loro presenza. Se ogni anno abbiamo successo, il merito è di tutti quelli che si impegnano a fondo, a cominciare dalle persone impegnate nei rioni. Un ringraziamento anche a tutti quelli impegnati sul fronte sicurezza e alla Croce Rossa Italiana, intervenuta con grande prontezza in più di un’occasione. Da ricordare alcune piacevoli sorprese di quest’anno: la medaglia d’oro ricevuta dal Presidente della Repubblica Napolitano o la fanfara a cavallo della Polizia di Stato domenica scorsa”. L’evento, che rientra nel calendario delle Feste della Castagna della Tuscia promosso dalla Camera di Commercio di Viterbo, è stato organizzato dall’Ente Sagra con il patrocinio della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo e del Comune di Soriano nel Cimino.
Tra gli appuntamenti più seguiti c’è stato indubbiamente il Convivium Secretum, un percorso enogastronomico tra i sapori dei tempi antichi presso le taverne delle quattro contrade – Papacqua, Rocca, San Giorgio, Trinità – che sono il competizione tra loro per ottenere il riconoscimento di miglior taverna. E poi il Palio delle Contrade, la rievocazione “Soriano tra storia e leggenda“, il corteo storico “Soriano e i suoi rioni“, il Premio Nazionale “Vojola d’oro” e tanto altro. A proposito di gastronomia, è da segnalare, sabato 19 e domenica 20 ottobre, l’appuntamento che tradizionalmente segue la Sagra: “Il Castello dei Sapori“, durante il quale saranno aperte anche le taverne. Presso il Castello Orsini a cura della Cooperativa Il Camaleonte verranno allestite alcune aree espositive a ingresso libero, dedicate alle migliori produzioni agroalimentari tipiche della provincia di Viterbo. I visitatori potranno ammirare e gustare una variegata offerta di prodotti enogastronomici dei quali, peraltro, la Tuscia è ricchissima: dai formaggi al vino, dal miele ai salumi, dal pane all’olio, in un crescendo di sapori. Il percorso, oltre agli stands enogastronomici, prevede anche esposizioni di artigianato artistico, mostre di pittura di artisti locali e non solo. Sono in programma anche banchi di assaggio di vino delle vigne del Lazio, uno spuntino di prodotti tipici, visite guidate al castello, nonché, nel corso della giornata, intrattenimenti musicali.