di Massimo Gnagnarini – Unire i Puntini Orvieto.
Vorrei innanzi tutto scusarmi con i lettori per i miei continui interventi sul bilancio comunale, ma le notizie grossolane che a getto continuo ci vengono propinate in questo campo dall’Amministrazione comunale mi impediscono ogni volta di contenermi.
Se dunque volete proseguire la lettura vi accompagnerò in un breve excursus su un paio di esilaranti affermazioni contenute nella delibera di Giunta emanata in vista dell’approvazione del bilancio di previsione 2013 e pubblicata in data odierna sul sito del Comune di Orvieto.
Si legge:“E’ tuttavia una prassi consolidata dell’Amministrazione quella di dare indicazioni attraverso un atto deliberativo della Giunta per la formazione del bilancio di esercizio e del bilancio pluriennale, in modo da impartire direttive sui servizi in gestione, assicurando efficienza ed economicità, e salvaguardare gli equilibri finanziari nella massima trasparenza”.
Ma che diamine siamo arrivati novembre ! Mancano solo due mesi alla fine dell’esercizio 2013, quel che è fatto è fatto e non ha alcun senso impartire istruzioni per l’anno che si è già consumato.
Si legge: “Come nel 2012 per l’esercizio corrente si prevede che 300.000 euro vengano inseriti prudenzialmente per coprire eventuali giudizi negativi contro il Comune che potrebbero scaturire dalla causa civile relativa agli swap BNL. E’ anche vero che inserire prudenzialmente quella cifra crea grande sofferenza alle poste relative alla gestione corretta dei servizi sociali e dei servizi a domanda individuale. Pertanto la Giunta, anche sulla base della ratio del provvedimento con il quale il Giudice accoglie le richieste del Comune nel procedimento d’urgenza, ritiene prioritario per la difesa e la tenuta sociale della Città che l’importo da accantonare sia nel limite di 100.000,00 euro.”
Se BNL vince la causa il credito che finora ha già accumulato nei confronti del Comune di Orvieto supera 1,2 Mln di euro galoppando al ritmo di 600.000 euro all’anno e, nel caso, dovranno esser tutti pagati sull’unghia fino all’ultimo centesimo. Chissà , in questo malaugurato caso, chi dovrà occuparsi di gestire questo buco e i suoi riflessi sui servizi sociali e quelli a domanda individuale. Ma si sa, in questo caso, gli amministratori passano e debiti restano sul groppone di chi segue.
Ma davvero stupefacente sono di più le cose che non sono state scritte, prima fra tutte : La mancata vendita della Palazzina Comando entro il 31.12.2012 e il divieto di poterla vendere per ripianare il disavanzo di parte corrente a partire dall’1.1.2013, così come stabilito dell’Art.1, commi 441-444 della Legge 24/12/2012 N. 228, nonché dalla relativa interpretazione della Corte dei Conti N. 14/SEZAUT/2013/QMIG di maggio 2013, costituisce un fatto gestionale che certamente determina una situazione non compensabile da altre maggiori entrate o minori spese tale da pregiudicare gli equilibri di bilancio.
In altre parole per fare il bilancio 2013 e quelli seguenti il Comune di Orvieto deve subito dichiarare lo stato di pre-dissesto e votare un Piano Pluriennale di Riequilibrio per il rientro dal deficit, ma ciò non sembra nelle intenzioni di questa Giunta che, evidentemente, nel timore che ciò venga percepito come un fallimento, pensa di poter andare avanti comunque non si sa se modificando la Legge dello Stato con una apposita delibera di Giunta oppure con quale altro stratagemma.
Lo so, ho sbagliato, in apertura, a definire esilarante la questione. Si tratta, in effetti, di questioni alquanto serie, ma tutti possono capire che non basta atteggiarsi da seriosi per risolverle con una certa efficacia. Soprattutto non aiuta il far finta di niente specie quando non si hanno le soluzioni soprattutto da parte di chi ha voluto assumersi questo compito istituzionale.