“La Giunta regionale dell’Umbria ha inserito tra le azioni strategiche del programma regionale la rivitalizzazione dei centri storici, anche attraverso la crescita e l’innovazione del tessuto commerciale e urbano”: lo ha affermato stamani a Perugia l’assessore regionale ai centri storici e al commercio, Fabio Paparelli, nel corso della presentazione dell’iniziativa “La Storia dei nostri tempi”, in programma a Bastia dal 12 al 13 ottobre e che rientra tra le iniziative programmate nell’ambito del progetto “Bastia Umbra City Mail 2”, finanziato dalla Regione Umbria.
“Proprio ieri – ha detto l’assessore Paparelli – la Giunta regionale ha deliberato la proroga dello scorrimento del bando ‘Re.Sta 2009’, stanziando un ulteriore milione e 723 mila euro per completare il finanziamento di tutti i progetti ammessi nella graduatoria definitiva. Le nuove risorse permetteranno di sostenere ulteriori 6 progetti che si aggiungeranno ai 10 già finanziati. Il progetto Bastia Umbra City Mail 2, rientra tra queste nuove 6 iniziative ammesse a finanziamento, e potrà contare sull’erogazione di circa 290 mila euro”. Gli altri progetti finanziati sono risultati: Borghi da vivere, E-Shopping di Foligno, Gubbio City Mall 2, Spoleto City Mall 2 e ‘Domo’.
L’assessore Paparelli ha quindi annunciato che, “a partire da novembre, il settore del commercio potrà contare su ulteriori 5 milioni di euro che deriveranno dai nuovi bandi Re.Sta 3 e dalla legge 266”.
Saranno 4 le direttrici indicate dalla Regione per la realizzazione dei progetti d’incentivo alla qualificazione e ricollocamento delle imprese commerciali nei centri storici, la sperimentazione di centri commerciali naturali, la riqualificazione e l’innovazione del settore della ristorazione con la conseguente valorizzazione delle tipicità come volano di sviluppo del territorio urbano e l’apertura dei negozi storici.
“I nuovi bandi Re.Sta – ha precisato l’assessore Paparelli – prevedono delle novità importanti in quanto sono state studiate delle misure semplificate di accesso ai finanziamenti attraverso l’adozione di processi di snellimento, sburocratizzazione e informatizzazione delle procedure, così da assicurare tempi più celeri per l’erogazione dei contributi.