ORVIETO – Lampedusa “scoppia” e la caserma Piave è vuota. E’ da questa constatazione che nasce la proposta di Cittadinanzattiva di dare accoglienza ad Orvieto ad una parte dei profughi sbarcati a Lampedusa. “E’ ora di passare ad azioni concrete – dichiara Gianni Pietro Mencarelli, responsabile di Cittadinanzattiva – ed allora mi viene pensato, se proprio Orvieto città del miracolo eucaristico non possa essere la prima dichiarare la sua piena collaborazione con Lampedusa. Un gemellaggio per la solidarietà, mettendo a disposizione le caserme vuote e in stato di abbandono per creare un centro di accoglienza per i profughi, insomma per accogliere civilmente coloro che fuggono dalla fame, dalle guerre, in cerca di una prospettiva di vita”. L’idea viene avanti proprio nelle stesse ore in cui nell’isola siciliana un gruppo di immigrati ha iniziato a protestare, mettendo materassi all’ingresso della struttura di accoglienza per lamentare le condizioni del centro dopo le fitte piogge degli ultimi giorni. Molti di loro sono stati costretti a dormire all’addiaccio con giacigli di fortuna. La struttura può contenere infatti 250 persone, ma attualmente ne ospita 928. Orvieto può fare qualcosa? “Credo che molti sarebbero disponibili ad offrirsi per collaborare alla riuscita dell’idea che ridarebbe un senso a molti di noi impegnati solamente a coltivare i propri egoismi – conclude Mencarelli -. Naturalmente so che susciterò la disapprovazione di molti altri che, solo per paura rifiuteranno una simile proposta, ma non importa, io intanto lancio l’idea vedremo se, senza ipocrisie, gli orvietani la raccoglieranno e chiederanno al sindaco di pronunciarsi in merito e di aprire una consultazione cittadina sull’argomento”.