Riceviamo da Cgil e Cisl e pubblichiamo.
La vicenda della Provincia è assai complicata, non c’è dubbio, ma il coefficiente di difficoltà aumenta quando si vorrebbero mescolare le questioni di ordine organizzativo e finanziario specifiche dell’ente con le ragioni, anche legittime di una battaglia politica in difesa delle province che non sappiamo dove potrà condurci.
Quando poi vengono utilizzate le angosce dei lavoratori come cassa di risonanza tutto ciò appare ancora più incomprensibile.
Come dovremmo leggere le frasi pronunciate dall’Assessore al Bilancio che descrivono una Provincia sull’orlo del dissento finanziario quando ancora oggi è assolutamente impossibile definire alcune variabili economiche che potrebbero cambiare in maniera anche sostanziale la situazione del bilancio della Provincia?.
A cosa può giovare la divulgazione di alcuni messaggi che generano panico tra i lavoratori sollevando lo spettro del commissariamento?
Generare caos non aumenta le possibilità di salvare la Provincia di Terni così come è del tutto inutile lanciarsi con voli pindarici alla ricerca di risparmi e razionalizzazioni che, senza una corretta valutazione della reale situazione economica, non troverebbero nessuna giustificazione ed anzi alimenterebbero la voce del dissenso e della facile strumentalizzazione.
Sarebbe pleonastico elencare ancora una volta le ragioni del sindacato in difesa della Provincia così come la volontà di condurre insieme all’Amministrazione provinciale una battaglia comune in difesa dei servizi e delle professionalità di eccellenza patrimonio dell’ente ed invece riteniamo che oggi sia ancor più utile dimostrare la buona amministrazione facendo chiarezza quanto prima sulla situazione di bilancio, rispetto al quale poi dovranno essere poste in atto tutti gli interventi necessari a raggiungere una situazione di equilibrio.
E dunque:
- è necessario che l’amministrazione della Provincia di Terni definisca con precisione le risorse mancanti, entro il mese di luglio p.v., al fine di consentire, se necessario, un adeguato piano di rientro economico;
- è indispensabile uscire dalle incertezze e dare una prospettiva certa non solo al futuro dei lavoratori ma anche per gli stessi servizi sino ad oggi garantiti.
E’ il tempo delle assunzioni e delle assunzioni di responsabilità, è tempo di uscire dalle ambiguità e di fare chiarezza.