Esce oggi, giovedì 4 luglio, in tutte le librerie italiane per Melampo Editore, “I racconti di Nené”. E il Nenè in questione è Andrea Camilleri. Una serie di aneddoti e racconti di Camilleri raccolti da Francesco Anzalone e Giorgio Santelli. E a volte sembra di vivere in un romanzo visti gli incontri e le storie di una vita. Dal giovane Nenè, Balilla infatuato del fascismo che scriveva a Mussolini per andare a uccidere gli Abissini, alla risposta del Duce. Dalla scoperta degli ideali politici insieme ad un gruppo di giovani endocardici che si erano fatti esonerare dai raduni del sabato e costretti a lavorare nelle tipografie fasciste, dove nacque un giornale ispirato ad una ideologia meno di parte. E’ un Camilleri inedito che si racconta nel suo mondo e che ripercorre le storie degli amici d’infanzia, le sue avventure di ragazzo e poi di regista e autore di successo.
Finisce la guerra, sbarcano gli americani e passa il Generale Patton con la sua armata.
Poi, dopo la liberazione, la sua disperazione per la strage di Portella della Ginestra, il racconto del separatismo siciliano e della mafia. L’incontro, da bambino, con “l’ammiraglio” Luigi Pirandello che entrava in divisa a casa per salutare la nonna Carolina, amica d’infanzia del poeta e scrittore.
La partenza da Porto Empedocle e le prime esperienze di teatro, l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica e il Centro Sperimentale di Cinematografia, il primo premio letterario, il rapporto con gli amici di accademia come Gigi Vannucchi, o altri come Luigi Cantoni; gli incontri con i grandi maestri del cinema, della letteratura e del teatro: Silvio D’Amico, Orazio Costa, Jean Genet, Arthur Adamov, Samuel Beckett. Gli attori diretti, fra gli altri Renato Rascel, Adolfo Celi, Alberto Lupo. C’è anche il suo arrivo in Rai, quasi casuale. Era la Rai di Bernabei. Dopo la radio le produzioni televisive: le commedie di Eduardo con Eduardo, il commissario Maigret con Gino Cervi. E di nuovo la radio, grande passione, con le interviste impossibili, scritte da lui, da Eco, Sanguineti, Portoghesi. Un grande rapporto è quello con Leonardo Sciascia che lo porta a scrivere, per Sellerio, La Strage dimenticata.
Nei ricordi di Camilleri c’è anche la musica, il jazz innanzitutto che entra delicatamente in alcuni romanzi. E le prime pubblicazioni che lo portano a diventare un affermato scrittore: il rapporto con Niccolò Gallo, quelli con Livio Garzanti e Ruggero Jacobbi e con Elvira Sellerio, la “mamma” di Montalbano. In questo concentrato di vita c’è tanto altro, ricordi personali, suggestioni, incontri casuali come quello romano con Angelica Balabanoff o quello, più recente, con l’allievo Marco Bellocchio. La vita di un grande intellettuale, una biografia parziale ma affascinate, raccontata con le parole dell’interprete: Andrea Camilleri.
I curatori del libro: Francesco Anzalone, regista, si è diplomato all’Accademia Silvio D’Amico, sotto la guida di Andrea Camilleri. Attualmente è il coordinatore di WR7, una delle tre reti webradio della Rai. Giorgio Santelli, giornalista, lavora per la redazione politico-istituzionale di RaiNews 24 e collabora con l’associazione Articolo 21, di cui è stato direttore.