di Dante Freddi
Ormai è svelato. Evasio Gialletti, in qualità di presidente del Consiglio comunale, per qualche anno ha “finanziato” gli editori orvietani. La questione è uscita definitivamente e senza mezzi termini in occasione delle question time in Consiglio comunale. Il sagace Olimpieri, prendendo spunto da un mio articolo in cui lamentavo la qualità scadente del sito del Comune di Orvieto e il mancato aggiornamento, ha posto al presidente Frizza la domanda se nel passato gli editori orvietani avessero fruito di “finanziamenti” (sic) da parte del Comune. Preparatissimo e puntuale il presidente Frizza. “C’era una volta un sito del Consiglio comunale fatto confezionare da Gialletti e per poterlo promuovere aveva acquistato dei banner su tutti i giornali on line di allora e una pagina sul periodico la Città. Costo da 1.200 a 1.400 euro all’anno. C’erano disponibilità nel budget del Consiglio- ha ricordato Frizza- che non ci sono ora, per cui ho deciso di risparmiare e non ho più sottoscritto quei contratti”.
Il presidente non si è espresso sulla qualità del sito e sfido chiunque a argomentarmi che avevo torto nel sostenere che è vecchio, inutile e senza aggiornamento.
La premessa della question time, che partiva dalla qualità del sito del Comune per giungere a far vagheggiare uno scambio tra Gialletti e gli editori orvietani “finanziati”, non ha evidentemente rapporto di consequenzialità con la domanda e voleva mettere in imbarazzo Gialletti e noi editori. In affetti, con i tempi che corrono, quel migliaio di euro faceva comodo e non poterci più contare mi imbarazza un po’. Se poi il presidente Frizza e il consigliere Olimpieri vogliono sapere se Gialletti ha chiesto in cambio qualcosa a me, a Claudio Lattanzi, Laura Ricci, Giuseppe Baiocco e Roberto Basili devono rendere più chiara la domanda così da avere una risposta adeguata.
Intanto, dato che si parla di spese, vorrei che Olimpieri dichiarasse quanto versa il Comune di Orvieto alla Cassa di Risparmio per il suo lavoro di consigliere comunale e capogruppo PdL quando è impegnato nelle ore di lavoro. Così gli orvietani potrebbero avere un’idea su come vengono spesi i quattrini pubblici e quanto costa la democrazia. Dovrebbe essere scritto sul sito del Comune, ma non sono riuscito a trovarlo.
Tutto legale, certo, il nostro banner e il rimborso per Olimpieri. Sulla utilità degli investimenti potremmo discutere.