ORVIETO – Il Museo dell’Opera del Duomo / MODO è tornato ad essere cantiere didattico della Scuola di Alta Formazione per restauratori dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro di Roma.
Il 1 luglio scorso presso la Chiesa dei SS. Apostoli Filippo e Giacomo inserita nel sistema museale MODO di Orvieto è iniziata l’attività di restauro destinata agli allievi restauratori del 1° anno di corso, che si cimentano su manufatti diversi fra loro per forme, materiali costitutivi, tecniche di fabbricazione, tipi di danni e precedenti interventi di restauro. In questo modo gli studenti possono conoscere tipologie diverse di oggetti in ceramica ed approfondire la ricerca sulla metodologia d’integrazione da usare su questi particolari beni, per i quali oggi si preferisce la soluzione cromatica per la ricostruzione dell’immagine, al fine di consentirne una corretta fruizione.
“La collaborazione fra l’ISCR e l’Opera del Duomo di Orvieto – spiega Alessandra Cannistrà curatrice del Museo MODO – ebbe inizio negli anni ’80 quando l’ISCR assunse la direzione di importanti lavori di restauro delle decorazioni ad affresco presenti nel Duomo, di apparati scultorei e architettonici. Tali lavori furono in parte realizzati grazie allo svolgimento di numerosi cantieri didattici degli allievi restauratori dell’ISCR ed ancora oggi tale collaborazione è confermata da molti significativi interventi di conservazione e restauro delle collezioni del MODO sia in loco sia nei laboratori dell’Istituto”.
“L’attuale cantiere didattico che terminerà il 26 luglio – aggiunge – si configura come continuazione di quello svolto nel 2011 allorché venne realizzato il restauro di 13 oggetti della significativa collezione di circa 500 manufatti in ceramica del MODO, databili dal XIV al XVIII secolo e attualmente esposti presso i Palazzi Papali. Nei passati decenni, questi esemplari erano stati sottoposti a restauri svolti con criteri e prodotti disomogenei: spesso si trovano frammenti incollati senza allineamento, molti prodotti usati sono ormai degradati e altri non sono rispondenti agli attuali criteri di resa estetica del bene.
“Nei prossimi giorni – conclude Cannistrà – il cantiere ospiterà alcuni conservatori yemeniti attualmente in Italia per uno stage presso l’ISCR. Inoltre, anche quest’anno l’Opera del Duomo e l’ISCR apriranno eccezionalmente al pubblico il cantiere. Venerdì 19 luglio dalle ore 10.30 alle 12.00 e lunedì 22 luglio dalle ore 16.00 alle 17.30 (in gruppi ogni 30 minuti) sarà possibile assistere ai lavori in corso con una visita guidata a cura dei docenti Restauratori dell’ISCR Elisabeth Huber e Maria Elisabetta Prunai”.