telecomunicazioni: preadottato il disegno di legge sulle infrastrutture. vinti: eliminare le differenze strutturali e sociali
“L’obiettivo è quello di eliminare le “differenze”, quelle sociali e culturali, quelle economiche e quelle infrastrutturali visto che la Rete ha prodotto un cambiamento che sta investendo profondamente tutto e tutti: i modelli produttivi e i sistemi sociali; l’accesso ai saperi e i riferimenti culturali; il modo di lavorare, di studiare, di vendere o acquistare, di conoscere e conoscersi, d’innamorarsi, di avere speranze, di fare politica.”, afferma l’assessore regionale Stefano Vinti che questa mattina, giovedì 30 maggio, nel Salone d’onore di Palazzo Donini a Perugia, ha presentato il disegno di legge sulle infrastrutture per le telecomunicazioni preadottato dalla Giunta regionale e che, dopo aver ottenuto il parere del Consiglio delle Autonomie Locali, sarà inviato in Consiglio regionale per l’approvazione.
“E’ una legge assolutamente innovativa per l’Umbria che tiene conto delle nuove realtà del mondo delle telecomunicazioni, quali la maggiore concorrenza tra operatori, la crescita del traffico di tipo “digitale”, l’utilizzo sempre più intenso di internet, la domanda crescente di servizi multimediali, il bisogno generale di mobilità, la convergenza di reti e servizi, fissi e mobili. E non si tratta di cambiamenti che riguardano una élite di specialisti, ma di mutamenti profondi e rapidi che trasformano la vita di tutti o, almeno, di tanti. Sono scelte complesse e rese ancora più urgenti dalla crisi che attraversiamo e che, da un lato, investono l’organizzazione delle pubbliche amministrazioni e dei servizi (a partire dai sistemi formativi, sanitari, di welfare, di accesso ai saperi e concorso ai processi decisionali) e, dall’altro, possono essere decisive per alimentare uno sviluppo sostenibile e a forte contenuto scientifico, tecnologico e di conoscenza. L’impatto delle nuove tecnologie della comunicazione apre nuovi fronti, sia da un punto di vista strettamente economico, sia come luogo di costruzione della cittadinanza. Le innegabili opportunità occupazionali e di crescita debbono essere coniugate con la diffusione universale dei diritti dei cittadini, sviluppando l’attitudine della rete ad essere luogo di democrazia e per la democrazia”.