Riceviamo da Cesvol Terni e pubblichiamo.
“L’aggravarsi della crisi economica desta grande preoccupazione tra le organizzazioni del volontariato e dell’associazionismo. Gli effetti negativi riguardano il volontariato tutto, costretto spesso a supplire alle difficoltà del pubblico nel rispondere a bisogni sociali sempre più complessi, incapace a volte di attrarre nuovi volontari.
Ma riguardano anche i Centri Servizi per il Volontariato, motore e sostegno di molte attività legate alla solidarietà, alla mutualità, alla gratuità. La cosiddetta “altra economia”.
Per questo intraprenderemo un percorso di mobilitazione per raccontare cosa facciamo e cosa non riusciremo più a fare, raccogliendo firme a difesa del Centro Servizi Volontariato della provincia di Terni, convocando incontri pubblici con le istituzioni, attivando campagne informative”.
E’ quanto si legge nel documento politico presentato dal Direttivo e approvato all’unanimità dall’assemblea del Cesvol di Terni, che ha dato l’ok anche al bilancio consuntivo 2012.
Con questo documento, i soci del Cesvol si impegnano ad intraprendere un percorso di mobilitazione che riporti al centro dell’attenzione pubblica il ruolo insostituibile del volontariato per la tenuta sociale della comunità provinciale.
Le associazioni del Cesvol di Terni hanno deciso di ri-convocarsi giovedì 9 maggio, alle 17 e 30, nella sala polivalente del Centro Servizi in via Montefiorino, 12/c, a Terni ad una riunione che metterà a punto i dettagli del percorso di mobilitazione.
“L’obiettivo è di riportare il volontariato al centro del dibattito cittadino – dice la presidente del Cesvol, Valeria Cerasoli. Facciamo appello alle tantissime associazioni che sul territorio continuano a resistere alla crisi e ad offrire il proprio, insostituibile supporto alle persone meno fortunate perché la loro mobilitazione compatta sarà fondamentale per ridare dignità al vivere volontario”.