Ricevo dal presidente di Speleotecnica signor Santopietro e pubblico. Pubblico esclusivamente perché lo ritengo utile per il chiarimento del rapporto tra Amministrazione comunale e Carta unica e quindi alla conoscenza della questione da parte dei miei lettori. Le tre righe che seguono e che Santopietro indirizza ai giornali costituiscono una sgradevole, inutile e arrogante forma di riferirsi alla stampa. Avrei e avremmo tutti pubblicato il punto di vista di Santopietro anche senza il suo riferimento alla legge sulla stampa e alle sue pretese su corpo, carattere e evidenza. Un brutto esempio di come entrare in un rapporto. Se il modo è questo, anche il contenuto ne subisce grave danno.( Dante Freddi)
“In qualità di presidente speleotecnica s.r.l., chiedo la pubblicazione del seguente articolo con stessa evidenza, carattere, periodo temporale di quello pubblicato in data 18 aprile 2013 di cui si fa riferimento sul testo, in forza della legge sulla stampa.
Intervengo sull’articolo pubblicato da alcuni giornali online in data 18 aprile 2013, in cui sono riportate affermazioni dell’assessore Marco Marino.
Intervengo, dicevo….come cittadino, come Presidente della Speleotecnica S.r.l. e come “terzo” chiamato in causa: è proprio il caso di dirlo!
Io, prima di “esternare”, mi documento, studio, leggo e cerco di capire come stanno veramente le cose: è importante! Soprattutto quando si parla della nostra Città.
Si impone, innanzitutto, la necessità di fare chiarezza e di assicurare ai lettori e concittadini la correttezza e la completezza dell’informazione-che è sacrosanta e sempre doverosa- ciò al fine di evitare che si ingenerino in essi erronee credenze.
Voglio procedere con ordine:
Leggo di un “Ultimatum dell’assessore alla Carta Unica: o la biglietteria di Piazza Duomo se ne va o il Comune di Orvieto si rivolgerà direttamente alla magistratura, naturalmente dopo essersi sfilato da Socio della Carta”.
Domanda: ma non è la Giunta che deve decidere in merito? Oppure un singolo assessore può decidere per tutti (i cittadini orvietani)!
Riporto ciò che il Sindaco in data 23 aprile scrive”nessuno ha mai parlato di uscire dalla Carta Unica da parte del Comune……….”.
Non vi pare che ci sia una contraddizione?
Continuando nella lettura delle dichiarazioni dell’assessore Marino si apprende: “Il tentativo poi di voler giustificare la presenza di una società privata in uno spazio pubblico in assenza di un preciso contratto o convenzione tra le parti basandosi su situazioni di fatto non verificabili, dimostra una scarsa attenzione al diritto pubblico…”
Non è vero quanto sopra riportato.
Evidentemente l’assessore non conosce due atti fondamentali:
1) Delibera dell’Associazione Orvieto Carta Unica del 19 febbraio 2008 (nella quale si invita il presidente a formalizzare la presenza della mia società negli spazi che sia l’Opera del Duomo che il Comune di Orvieto hanno dedicato ala vendita di carta Unica);
2) Atto negoziale tra Speleotecnica S.r.l. e la predetta Associazione Carta Unica del 24 febbraio 2008 che, senza alcun dubbio, ne giustifica la presenza, sollevando Carta Unica da qualsiasi impegno di carattere economico per la gestione della biglietteria e per la realizzazione degli interventi eventualmente necessari al punto vendita.
Sono sicuro che se si fossero conosciuti gli atti, il loro contenuto e la questione di cui si parla non ci si sarebbe mai espressi così.
Chiedo, quindi, di rettificare quanto dichiarato per consentire una correttezza dell’informazione ed una tutela dei diritti della società che rappresento, oppure un chiarimento in ordine alla volontà dell’amministrazione a me non chiara.
Ancora una domanda.
Da quanto si afferma sembra che il bene sia di proprietà del Comune di Orvieto…. ma i locali non sono di proprietà dell’Opera del Duomo?
Non capisco, poi, l’affermazione secondo cui “Lo spirito inoltre della Carta Unica non può essere quello di una mera spartizione degli utili fra i membri componenti del cartello proposto”.
La definizione Wikipedia di Cartello: In economia un cartello è un accordo tra più produttori indipendenti di un bene o un servizio(anche illegali, come un cartello della droga) per porre in essere delle misure che tendono a limitare la concorrenza sul proprio mercato etc.
Non c’è nessuna limitazione della concorrenza: mi pare che si fosse già tornati sul punto ma, a tal proposito, mi pare fugò ogni dubbio l’intervento di Marco Sciarra …..grazie Marco! Ho interpellato il Presidente Bizzarri (già conoscevo la risposta ma repetita iuvant) e chiunque può entrare a far parte della Carta Unica in base all’art.4 del Regolamento dell’Associazione medesima. Di recente proprio l’associazione Te.Ma. ha inoltrato regolare richiesta per la visita al Teatro Mancinelli!! Non c’è neppure una spartizione degli utili! Semmai sarebbe più corretto parlare di ripartizione sulla base di percentuali determinate dal C.d.A. di cui proprio il Comune di Orvieto fa parte; si invita a a leggere l’art.4 comma2 lett.b dello Statuto Associazione Orvieto Carta Unica!
Si conclude dicendo che “ è opportuno che i suoi amministratori(di Carta Unica) si adeguino all’invito di sospendere la vendita dei biglietti propri e della società indebitamente ospitata negli spazi pubblici, evitando che tale decisione debba essere presa dalla magistratura…”.
Non mi risulta che ci sia stato un invito in tal senso….se si, gradirei sapere da chi è stato promulgato e dove è stato indirizzato?
E poi…. Lasciamo stare la magistratura, per favore!
Infine mi saprebbe spiegare perché noi (Speleotecnica) saremmo indebitamente ospitati?
Non mi pare ci sia nulla di indebito ma solo tanta, tanta e tanta voglia di adoperarsi per il turismo e soprattutto per il futuro della nostra Città in senso costruttivo, si intende! Sia io che il collega Bizzarri (come da Lui già ricordato) non percepiamo emolumenti di sorta e la Società che presiedo non percepisce la percentuale riconosciuta agli altri punti vendita della Carta(!!).
Chiaro?!
A proposito di “flussi”…………., temo che, venendo da un quinquennio di progressivo calo, una percentuale in rialzo sia facile da registrare ed io, comunque, non ho visto ancora un pellegrino! Se mai ve ne verranno, come spero e a breve, noi di Speleotecnica siamo ben disponibili ad accoglierli ed in tal senso abbiamo già da tempo offerto (nero su bianco) i nostri servizi gratuitamente; anche in questo caso attendiamo risposta da parte dell’amministrazione comunale.
Ha ragione Orsini “Urgono cervelli, carta, penna, pazienza dialogo ed un po’ di serietà” ed aggiungerei “pianificazione”.
Non vorrei (vorremmo!) veder nascere un altro esercizio commerciale dedicato alla “biancheria intima”, proprio in piazza Duomo. Ed io debbo difendere i posti di lavoro che la mia società ha creato ex-novo in pochi anni, scommettendo sulla valorizzazione di un patrimonio che era sottovalutato e completamente abbandonato.
La prego Sindaco, non mandiamo via lavoratori in cambio di qualche….mutanda!
Con cordialità
Marco Santopietro”