“La buona collocazione dell’Umbria nella classifica delle regioni per diffusione di rinnovabili avvalora ancora di più le scelte in materia della Regione Umbria e offre ancor di più uno stimolo per continuare ad investire nella ricerca e in progetti per aumentarne ulteriormente la diffusione nel territorio regionale”. Esprime “soddisfazione” l’assessore regionale all’Ambiente, Silvano Rometti, commentando i dati del rapporto “Comuni Rinnovabili2013”di Legambiente che attribuisce all’Umbria un posto di rilievo nello scenario nazionale relativo allo sviluppo delle fonti da energia rinnovabile.
“Il Rapporto – afferma Rometti – ci fornisce dei dati molto positivi in tutto il territorio nazionale. Per quanto riguarda L’Umbria il comune di Perugia rientra in una ristretta cerchia di 56 comuni sopra i 30 mila abitanti in cui l’energia rinnovabile è in grado di coprire dal 50 al 99 per cento dei fabbisogni delle famiglie residenti e risulta l’ottavo comune italiano ad aver investito sul fotovoltaico in ben 6 edifici pubblici, mentre per quanto riguarda l’idroelettrico il capoluogo umbro si classifica al 30 posto in Italia, così come ottimi sono anche i risultati nel campo della geotermia dove Perugia si classifica come settimo comune italiano”.
“Secondo il Rapporto l’Umbria si attesta dunque, tra le regioni più ricche di energia prodotta da fonti rinnovabili – continua Rometti – grazie anche ai progetti chela Regione Umbriasta portando avanti”.
In proposito Rometti ricorda lo “Studio delle potenzialità geotermiche del territorio regionale umbro”, avviato dal Servizio risorse idriche e rischio idraulico della Regione Umbria e realizzato in collaborazione con le Università di Perugia e Pisa, secondo il quale emergono buone prospettive per l’utilizzo delle risorse geotermiche sul nostro territorio.
“Il progetto è ancora in fase di realizzazione – ha sottolineato – ma gli elementi già rilevati evidenziando come il territorio umbro sia interessato da risorse geotermiche significative, in particolare nel settore occidentale, indicativamente ad ovest del corso del Tevere, da Città di Castello a Todi, e da Todi fino alla zona di Narni”.