ORVIETO – Chiuso il palazzetto dello Sport di Ciconia. La Provincia di Terni ha mantenuto la parola e da ieri, allo scadere dell’ultimatum, ha messo fuori della porta le associazioni sportive colpevoli di non voler firmare l’ormai famosa scrittura privata in forza della quale le stesse associazioni avrebbero dovuto concorrere alle spese delle utenze (acqua, luce e riscaldamento). Con l’effetto di un aumento delle tariffe orarie di utilizzo del Palapapini (di questo si parla visto che la palestra dello Scientifico è inagibile dall’alluvione del 12 novembre) da 14 a 22 euro.
Squadre, associazioni, giovani, giovanissimi e famiglie hanno detto no con una manifestazione che si è snodata un corteo ieri sera tra il polo scolastico di Ciconia e il palazzetto.
Anche perché le famiglie su cui alla fine verrebbero scaricati gli aumenti – dopo quelli recenti che hanno portato già a ritocchi del 20% – non sarebbero in grado di sostenere ulteriori costi, come spiega Carlo Moscatelli, pietra miliare dell’atletica orvietana, nonché presidente della Fidal Umbria.
E’ grazie al suo interessamento che della vicenda si sta occupando ora anche il Coni. Il presidente regionale, insieme ai responsabili delle Federazioni basket, pallavolo, calcio, nuoto e atletica leggera dovrebbero affrontare la questione martedì in un incontro con l’assessore provinciale allo Sport, Filippo Beco.