Si chiama “lavora.arte” il bando approvato dalla Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore allo sviluppo economico Vincenzo Riommi, che stanzia risorse complessive per 700 mila euro finalizzate alla formazione, all’inserimento occupazionale e alla creazione d’impresa nel settore dell’artigianato artistico e professionale di disoccupati e inoccupati. Si tratta della seconda edizione di un pacchetto di interventi finanziati dalla Regione attraverso il programma operativo regionale FSE 2007-2013, per promuovere la qualificazione e la competitività del settore dell’artigianato artistico e tradizionale in Umbria attraverso percorsi integrati per lo sviluppo di competenze. L’avviso si articola in tre tipologie di interventi: percorsi formativi integrati, che prevedono anche una esperienza lavorativa, con l’erogazione di borse lavoro lorde mensili per 800 euro ed una dotazione finanziaria complessiva di 560 mila euro; incentivi per l’inserimento occupazionale, la cui dotazione finanziaria è di 60 mila euro, e incintivi per la creazione d’impresa. La dotazione finanziaria è in questo caso di 80mila euro.
In particolare al primo intervento, che prevede percorsi formativi integrati finalizzare all’acquisizione di conoscenze per l’inserimento professionale nel settore attraverso una parte teorica e una esperienza lavorativa (work experience), verranno ammessi 55 disoccupati e inoccupati con almeno 18 anni di età, iscritti ai Centri per l’impiego dell’Umbria e residenti in Umbria. Per costoro è prevista la concessione di una borsa lavoro lorda mensile di 800 euro, mentre al titolare o al socio dell’impresa, sotto la cui guida si realizza l’esperienza lavorativa, viene riconosciuto per la stessa durata un contributo di 500 euro mensili al lordo degli oneri previsti dalla normativa.
Il secondo intervento prevede invece incentivi alle imprese dell’artigianato per l’inserimento occupazionale di disoccupati e inoccupati che, dopo aver concluso l’esperienza lavorativa, beneficeranno di un contributo pubblico massimo di 6 mila euro per ogni assunzione a tempo indeterminato, riparametrato in caso di part-time.