ORVIETO – Se si pensa alla protezione e alla salvaguardia dell’immenso patrimonio naturale e culturale portate avanti generalmente in Italia, il segnale che arriva da Orvieto è certamente confortante. Ieri mattina, presso la sede legale dell’Enea a Roma, infatti, il commissario dell’Enea Giovanni Lelli e il direttore regionale per i Beni culturali e Paesaggistici dell’Umbria, Francesco Scoppola, per conto del Ministero per i beni e le attività culturali, hanno firmato un accordo per la realizzazione di uno studio conoscitivo sul Duomo di Orvieto con l’obiettivo di approfondire i rischi cui esso è esposto in caso di terremoto.
In pratica, verrà realizzato uno “Studio e monitoraggio del quadro fessurativo e del comportamento sismico del Duomo di Orvieto”, ovvero una valutazione del comportamento strutturale e della vulnerabilità della cattedrale orvietana rispetto ai terremoti. Il progetto prevede anche che l’Enea definisca gli eventuali interventi per la messa in sicurezza e il contenimento dei rischi sismici. In tutto quattro anni di studio, articolati in tre fasi di attività: dalle indagini sulle condizioni attuali dell’opera (per la determinazione dello stato di conservazione degli elementi strutturali e per la mappatura dettagliata delle fessure esistenti nelle colonne, negli archi delle navate e in tutte le altre superfici, comprese quelle affrescate) alla campagna di indagini strutturali e di monitoraggio del comportamento del Duomo alle vibrazioni ambientali e sismiche e, infine, la determinazione della vulnerabilità sismica del Duomo stesso.
L’iniziativa – secondo la Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell’Umbria – si inserisce nell’attività svolta dal Centro operativo beni culturali istituito nel 2009 presso la stessa Direzione regionale, con sede nel Centro regionale di Protezione civile di Foligno. In collaborazione con la Regione Umbria, questa struttura promuove iniziative per la salvaguardia dei beni culturali in emergenza, per la costituzione e lo sviluppo del Sistema informativo unico regionale in collegamento con il Sit – Carta del rischio del patrimonio culturale italiano del Ministero per i Beni e Attività culturali e con il Dipartimento di Protezione civile.
La collaborazione fra Enea e Direzione Regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell’Umbria e con l’Opera del Duomo di Orvieto, non è nuova. Dopo il terremoto del 1997, infatti, l’Enea ha già effettuato indagini strutturali sul pavimento della navata centrale della cattedrale in prossimità delle colonne dove erano originariamente posizionate le statue dei 12 Apostoli e il monitoraggio per la risposta alle vibrazioni ambientali di alcune parti della facciata (i primi studi vennero diretti proprio da Claudio Margottini allora responsabile della ricerca ed oggi assessore all’Ambiente e Protezione civile del Comune di Orvieto). Più recentemente per il Duomo di Orvieto, l’Enea ha eseguito inoltre la progettazione e la messa in opera del sistema di supporto per il gruppo scultoreo della Maestà con baldacchino ed Angeli reggi cortina, collocato sulla lunetta del portale maggiore della Cattedrale.