ORVIETO – Dovevano chiudere in otto, chiuderà solo uno e due verranno ridimensionati. Sono gli sportelli delle Poste dell’Orvietano interessati dal piano di spending review 2012 dell’azienda. I provvedimenti di chiusura annunciati questa estate riguardavano: Monterubiaglio, Castel Viscardo, Allerona, Canale, Civitella del Lago, Fabro, Morre e Sugano. In realtà, dopo lunga trattativa con le amministrazioni locali, ad andarci di mezzo sarà solo lo sportello di Canale, nel Comune di Orvieto, che chiude i battenti ufficialmente da lunedì. Le proteste non si sono fatte attendere. Non ultimo perché utenza – e cosa ancor più grave correntisti – sono stati portati a conoscenza della decisione finale di Poste italiane semplicemente tramite un cartello affisso all’ingresso degli uffici. Oggi a Canale ci sarà una manifestazione di protesta per scongiurare la decisione a tutti gli effetti già presa. Si tratta di capire anche quali sono stati i criteri che hanno consentito di salvare altri sportelli nell’Orvietano e contemporaneamente hanno determinato la cancellazione di quello di Canale. Per il resto, il quadro nell’Orvietano resta invariato ad accezione degli sportelli di Fabro e Morre (frazione di Baschi) che hanno subìto una razionalizzazione. A Fabro i giorni di chiusura degli uffici passeranno da uno a due e sempre due volte a settimana sarà chiuso anche l’ufficio di Morre, ma con un sostanziale mantenimento del servizio. Ovviamente la situazione resta in evoluzione, il destino dei piccoli sportelli sul territorio è appeso ad un filo con il piano di riorganizzazione a cui si sta dando seguito all’interno dell’azienda. Il piano coinvolge oltre 1000 sportelli in tutta Italia e sono molti in questi giorni i Comuni scesi in piazza, qualcuno è ricorso anche al Tar.
Impianti di grandi derivazioni, per Orvieto deliberati 450 mila euro
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