Orvieto. Un Ridotto del Teatro Mancinelli stracolmo non è comunque riuscito a contenere tutto il pubblico accorso al Concerto per un bambino che nascerà, nonostante l’allestimento della adiacente sala gialla con un grande schermo a cristalli liquidi che, tramite un collegamento video digitale, ha permesso ad ulteriori cento spettatori di godere della singolare serata.
Orvieto è stata la prima città umbra a rispondere con una realizzazione concreta al progetto nazionale Nati per la Musica – promosso da Associazione Culturale Pediatri e Centro per la Salute del Bambino – che si propone di raggiungere le famiglie (attraverso i pediatri) e i bambini (attraverso qualificati educatori musicali) per creare, nei primi anni di vita, un clima stimolante da un punto di vista musicale e che possa in modo del tutto naturale facilitare l’acquisizione del linguaggio dei suoni.
Il pediatra dr. Alberto Romizi ed il pianista m° Riccardo Cambri (concertista italiano fra i più apprezzati della sua generazione), responsabili delegati di Nati per la Musica, hanno messo in piedi, con il patrocinio del Comune di Orvieto e della Regione dell’Umbria, un’emozionante serata artistica dedicata alle donne in dolce attesa, nella quale essi stessi hanno eseguito, sul pianoforte a coda, brani idonei a creare un percorso emotivo-musicale rappresentativo degli affetti, dei sentimenti e dei gesti peculiari del rapporto madre-figlio. L’Amore, La Mamma, La Luce, Il Pianto, La Carezza, La Libertà, Il Sorriso e La Fantasia hanno preso forma e sostanza sonora sotto le dita sensibili di Romizi e quelle virtuose di Cambri, che hanno utilizzato brani noti del repertorio pianistico classico: Valzer e Preludi di Chopin, Jardins sous la pluie e L’Isle joyeuse di Debussy ecc.
La potenza descrittiva della musica è stata acuita anche da contributi video dedicati, proiettati su un telo posizionato in modo da far sembrare che le immagini fuoriuscissero dalla coda del pianoforte: un cortometraggio (L’Incontro) realizzato dal regista Francesco Rellini (con la partecipazione degli attori Gabriele Romizi e Costanza Orlandi) e vari slide-show prodotti dallo stesso Alberto Romizi.
Gli otto brani sono stati inframezzati dagli interventi di vari esperti e rappresentanti istituzionali. La dr.ssa Roberta Tardani, vicesindaco, ha dato l’avvio alla serata, illustrando, con l’aiuto di Serena Ciambella (responsabile servizi educativi del Comune di Orvieto) ed Emanuela Castorri (responsabile servizi Coop. Il Quadrifoglio), i laboratori che il Comune di Orvieto allestirà nell’attuale anno scolastico. Emanuele Avola, educatore musicale, ha presentato il suo metodo di lavoro con i neonati avvalendosi della cantante Martina Sciucchino, che ha coinvolto i presenti in una breve ed intensa performance melodica ad occhi chiusi. La psicologa dr.ssa Mirella Cleri (Consultorio di Orvieto) ha proposto alle tante mamme gestanti presenti in sala una suggestiva visualizzazione, sorta di blanda induzione ipnotica costruita da frasi d’amore e da improvvisazioni pianistiche del m° Cambri, perfettamente idonea a trasmettere alle future mamme una percezione simbiotica con il proprio bambino. Altra sorpresa, le due coreografie su musiche di Chopin realizzate dalla maestra Antonella Campanari, e che sono state interpretate dall’autrice e da Paola Cammertoni.
Il pezzo forte della serata, tanto da connotarne il primato di unicità, è stata la presenza del ginecologo dell’Ospedale di Orvieto, il dr. Giuseppe Zaccardo, che, con attenzione massima alla salvaguardia della privacy delle mamme volontarie, ha effettuato delle ecografie in diretta durante l’esecuzione live dei due pianisti, con l’ausilio di una macchina diagnostica portatile. L’indagine è stata resa visibile al pubblico presente grazie ad un ampio display lcd, con il dr. Zaccardo che descriveva i vivaci movimenti dei feti, i quali sembravano rispondere allegramente alle consonanze sonore provenienti dall’esterno. Inutile dire che questo esperimento, una prima assoluta per quel che riguarda l’ambientazione (un teatro ottocentesco), ha commosso oltre misura tutti gli spettatori del Ridotto del Mancinelli.
Nel complesso, una serata particolarissima dove la splendida musica eseguita – con una performance artistica straordinaria del maestro Riccardo Cambri, che ha confermato la sua apprezzatissima maestria nel repertorio debussyano – ha fatto da colonna sonora al rapporto, specialissimo ed interiore, che esiste fra una mamma in dolce attesa ed il proprio bimbo adagiato comodamente in grembo, sentimento in grado di commuovere nel profondo ogni animo umano.