ORVIETO – Allagamenti e fognature in tilt. Fino al pomeriggio di oggi l’allerta meteo è elevata in tutto l’Orvietano, dove ieri si è tornati a vivere l’incubo alluvione del 12 novembre. Non c’è stata l’esondazione del Paglia come due settimane fa, ma ugualmente si sono registrati vasti allagamenti nelle campagne e, di nuovo, nella zona artigianale di Santa Letizia dove insistono molte attività già danneggiate. Nel primo caso perché i campi erano già saturi per la recente piena, nel secondo caso per il reflusso delle fognature che dopo l’alluvione non sono state pulite e non ce l’hanno fatta a far defluire le acque.
Qui c’è, infatti, un problema strutturale che si somma a quello dell’emergenza. Il sistema fognario della zona artigianale si trova sotto il livello del fiume. E’ dotato di una piccola pompa di scarico che molte volte si rivela insufficiente. Tanto più lo è stata stavolta, dopo che i detriti portati dall’esondazione non sono stati puliti. Nel pomeriggio si è tamponata l’emergenza con l’entrata in azione di una serie di mezzi con sistemi di pompaggio che hanno prosciugato gli allagamenti. Il Paglia resta il sorvegliato speciale. Vigili del fuoco e protezione civile monitorano la situazione minuto per minuto. Ieri alle 17 l’altezza era di 4,50, con una tendenza alla diminuzione per l’interruzione delle piogge lungo il corso superiore del fiume. Il ponte dell’Adunata che viene interdetto al traffico quando le acque raggiungono i 7 metri non dovrebbe essere chiuso, secondo le previsioni.
Tuttavia l’allerta meteo resta elevata, almeno fino al pomeriggio di oggi. L’amministrazione sconsiglia ai cittadini di frequentare le zone a rischio esondazione già colpite dall’alluvione del 12 novembre. Soccorsi potenziati con l’arrivo di squadre di vigili del fuoco da Terni e della protezione civile da Terni, Assisi e Foligno. Intanto ieri Coldiretti che ha effettuato un sopralluogo presso le aziende agricole colpite ha chiesto attenzione per il settore. In Comune ad Orvieto, invece, si contano le spese affrontate per gli interventi di somma urgenza. E si parla già di diverse centinaia di migliaia di euro, che finiranno nell’assestamento di bilancio di domani.