BAGNOREGIO – Luna. Batuna all’anagrafe: una ragazza albanese che parte per un’Italia conosciuta attraverso l’unico canale televisivo visibile nel suo Paese. Attratta dai bagliori delle paillettes, luccichii e dalla possibilità di una vita diversa, intraprende il viaggio, su una carretta del mare verso un luogo di riscatto. Grande attesa per il convegno-spettacolo, venerdì 7 dicembre, alle ore 17, all’Auditorium Taborra di Bagnoregio. Un evento artistico-culturale dedicato alla giornata internazionale dei diritti umani che si celebrerà il 10 dicembre.
“Il filo conduttore su cui si concentreranno tutti gli argomenti – spiega Barbara Bovoli, protagonista dello spettacolo – è semplice quanto mai complesso: donna e diritti umani”. Nel corso della serata si alterneranno sul palco momenti di vero e proprio spettacolo dal vivo con gli interventi di Marta Mearelli (ballo) e Silvia D’Angelo (pianoforte); nonché riflessioni e approfondimenti interattivi con il pubblico presente in sala.
“Luna – spiega sempre Barbara Bovoli – è uno spettacolo teatrale che gira l’Italia ormai da un paio di anni e a maggio verrà girato un film. Narra di una ragazza albanese venuta in Italia alla ricerca di una qualità di vita migliore ma che si ritroverà, contro ogni sua aspettativa e intenzione, sulla strada, costretta a prostituirsi per sopravvivere. Gli eventi che le capiteranno saranno molteplici e inaspettati così come è la vita: tanto da capovolgere la situazione e farla ritrovare ironicamente padrona del destino del suo carceriere, dandoci una bellissima lezione di vita”.
Lo spettacolo è ironico, satirico, pungente. La protagonista, interpretata dalla talentuosa Barbara Bovoli, insegue il sogno della realizzazione personale attraverso l’integrazione ma si ritrova vittima di abusi, violenze e prepotenze. Una vita spogliata dall’amore e consegnata alla brutalità di chi l’amore è pronto a prenderlo, a qualsiasi costo. Una vita come quella di molte donne fuggite dalla loro casa, dai luoghi di appartenenza e dagli affetti.
Sullo sfondo scorrono le immagini in bianco e nero, memoria della vita che Luna vuole lasciarsi alle spalle nell’affannosa ricerca di una prospettiva alternativa, interpretata dalla Bovoli con ironia e gioco, commozione, erotismo e comicità. Lo spettacolo, con la regia di Fausto Costantini, si svolge in un atto unico e si sviluppa sul doppio binario del tempo passato e presente, della dimensione onirica e reale, della leggerezza e della drammaticità. Dopo una prima parte di spettacolo “dal vivo” si proseguirà con il secondo tempo della serata in cui sarà l’arte visiva a fare da padrona con le fotografie di Micol Mieli e Marco Bonomo, sculture di Matè, e i quadri di Giulia Vannicola.
“Sono molto felice– spiega Francesco Bigiotti, sindaco di Bagnoregio – di accogliere questo spettacolo. Ho sposato, da subito, con grande piacere e interesse l’iniziativa. Portare in scena un convegno-spettacolo dove si intrecciano tematiche così importanti, come i diritti umani, e nella fattispecie quelli della donna, è esemplare. Ancora oggi, purtroppo, in molte parti del mondo il ruolo della donna è per natura inferiore a quello dell’uomo; costretta a un barbaro ostruzionismo alla vita sociale e amministrativa. Per questo l’arte e lo spettacolo, con forme creative e originali, possono comunque educare a una cultura delle pari opportunità. I diritti della donna sono diritti umani.