Il faticoso tentativo della Giunta Còncina di chiudere il bilancio 2012, oltre agli orvietani, è divenuto insopportabile anche al fido delegato del sindaco al Bilancio, Pier Giorgio Pizzo, in rotta con il suo capo Maurizio Romiti.
Rumors raccontano che il capogruppo dell’UdC abbia rimesso l’incarico per uno strappo con gli uffici e con l’assessore vero, intenzionato a riprendersi in mano tutta la responsabilità di trovare i 600mila euro e passa che mancano all’appello.
Le versioni, con qualche variante ma nella sostanza coincidenti, raccontano del casiniano Pizzo in disaccordo con la scelta di aumentare la Tarsu del 20%, ovviamente balzello ulteriore ed insopportabile per i tartassati cittadini orvietani. L’assessore Romiti, preso dal ruolo di “spalatore di merda”, come ha dichiarato in Consiglio comunale, non avrebbe trovato altra soluzione possibile per ottenere quei quattrini.
La variante meno nobile del rumor vuole che gli uffici si siano seccati di trattare con un succedaneo, in un momento così delicato, e vogliano come interlocutore l’assessore originale.
D’altra parte, e ci sembra legittimamente, Pier Giorgio Pizzo aveva già mostrato insofferenza per il ruolo dimezzato a cui è stato relegato, pur dovendo metterci per intero la faccia. Ma evidentemente gli equilibri del centrodestra sono delicati, tant’è che Stefano Olimpieri tace, seppure già un anno fa avesse tuonato contro gli assessori assenti ed imposto che fossero presenti almeno un giorno a settimana.
Romiti , dal canto suo, deve provare piacere nel lavoro che l’amico Còncina gli ha ritagliato per giocare al piccolo amministratore locale e spala, spala, spala nella faccia agli orvietani.
Molti stratificati escrementi, è vero, li ha trovati già fatti, ma anche lui ci sta mettendo del suo.
Viva Pizzo assessore.
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